Consiglio comunale sorprendentemente coeso nella seduta di question-time tenutasi martedì 25 agosto, con la quale il civico consesso gelese è tornato a riunirsi dopo la pausa estiva.
Un periodo di riposo istituzionale in cui evidentemente i consiglieri sono riusciti a staccare la spina, facendo bene agli stessi ed al clima istituzionale, molto più pacifico e meno bellicoso rispetto al periodo pre-pausa. Quattro le mozioni previste, tutte presentate da consiglieri dell’opposizione, di cui tre approvate ed una, di fatto, concordemente sospesa in attesa di un parere. Si tratta in particolare della mozione presentata dai legisti Spata e Alabiso, volta a consentire ai laureandi costretti a presentare la tesi di laurea da posizione remota, la possibilità di utilizzare l’aula consiliare a tal fine. I due consiglieri salviniani hanno preferito ritirare momentaneamente la mozione, per ripresentarla non appena sarà arrivato il parere del responsabile alla sicurezza, anche alla luce di nuove ed ulteriori norme “anti-covid”, che dovessero essere dettate da una eventuale decisa ripresa pandemica, da tutti scongiurata.
Una seduta durata circa tre quarti d’ora, in cui il grosso del dibattito si è concentrato su un’altra mozione presentata dai due consiglieri della “Lega”, inerente le fortissime preoccupazioni derivanti dalla carenza di personale nelle corsie dell’ospedale “Vittorio Emanuele III” ed in particolare nei reparti di chirurgia generale ed oncologia del nosocomio gelese. Nell’ordine si sono succeduti gli interventi di Sandra Bennici (“Fratelli d’Italia”), Vincenzo Cascino (“Indipendente – Misto”), Giuseppe Morselli (capogruppo di “Un’altra Gela”), Pierpaolo Grisanti (“Libera mente”), Carlo Romano (“Forza Italia”) e Rosario Faraci (“Una buona idea”).
Su iniziativa della componente della commissione sanità e consigliere d’opposizione, Sandra Bennici, apprezzata in tutti gli interventi e puntualmente appoggiata dall’altro componente della stessa commissione, nonché consigliere di maggioranza, Carlo Romano, è stata approvata in maniera assolutamente “bipartisan” la proposta di convocare una nuova seduta monotematica sull’argomento, con la presenza dei manager e dirigenti asp, con alla base la discussione del piano aziendale, documento che – aggiungiamo – è stato troppo sottovalutato e fatto passare con leggerezza dai consigli comunali del passato, più o meno recente.
In precedenza, sono state approvate anche la mozione presentata dalla grillina, Virginia Farruggia e dalla vicepresidente del consiglio comunale, l’indipendente Paola Giudice; nonché l’altra mozione presentata ancora dalla consigliere pentastellata, Virginia Farruggia. Con la prima mozione, si è impegnata l’amministrazione ad installare uno spazio apposito al parcheggio delle bici all’interno del piazzale antistante il tribunale. La Giudice e la Farruggia, con questa mozione, hanno raccolto gli inviti provenienti da più ambiti, a partire dall’ordine professionale degli avvocati, per arrivare ad alcuni ambienti del mondo associazionistico e del volontariato, passando attraverso la mole di utenti che a vario titolo frequentano regolarmente i locali del palazzo di giustizia.
Con la seconda mozione, a firma della unica esponente del “M5s” in consiglio comunale, si è impegnata l’amministrazione affinché attivi tempestivamente tutte le azioni necessarie ed idonee alla presentazione dei progetti utili alla ricezione dei 262 mila euro, ripartiti alla città di Gela per il biennio 2020-2021, stanziati a favore della mobilità ciclistica e mirati a favorire l’uso della bici, disincentivando l’utilizzo delle auto ed escludendo dalle opere infrastrutturali, di conseguenza, la creazione di parcheggi per le auto che andrebbero in contrasto alla stessa ratio che ha ispirato il decreto nazionale di elargizione dei fondi.
L’apparente idillio, però, si dissolve già l’indomani in occasione della seduta tenutasi mercoledì 26 agosto. Il primo punto all’ordine del giorno era la discussione ed approvazione del regolamento delle entrate comunali. Si tratta del primo di una serie di atti, compresi alcuni debiti fuori bilancio, propedeutici alla trattazione del bilancio preventivo, il documento cioè che delinea i margini di manovra di dell’amministrazione. Incalzata da quest’ultima, con molta probabilità, la maggioranza consiliare ha deciso così di procedere spediti ed è toccato a Salvatore Incardona (“Udc”) consigliere di riferimento dell’assessore al bilancio Davide Giordano, formulare la proposta di non procedere alla lettura di ciascuno dei 67 articoli, facendo leva sulla circostanza che tutti i consiglieri avrebbero dovuto essere già a conoscenza del contenuto, considerato che il documento era stato inviato agli stessi con sufficiente anticipo rispetto alla seduta.
L’opposizione però non ci sta ed abbandona piuttosto polemicamente l’aula, mentre lo stesso capogruppo dell’Unione di Centro, Salvatore Incardona, accusa la minoranza di essere rimasta giusto il tempo necessario per incassare il gettone di presenza. Dopo che è saltato il numero legale, al rientro la maggioranza si presenta compatta defezioni e praticamente si approva da sola un regolamento che si applica per l’anno di imposta 2020, con il Pd, uscito dall’alleanza un paio di mesi fa, rimasto per tutti lavori ma senza partecipare alla votazione. Rinviata a giovedì 27 agosto la trattazione dell’Imu.