Poliitcamente scorretto/ In Regione Sicilia le solite commedie

Poliitcamente scorretto/ In Regione Sicilia le solite commedie

La faccenda dei 33 milioni di euro destinati a Gela dal Patto per il Sud continua ad essere l’emblema della commedia all’italiana, fatta di bugie, furbizie e tradimenti ridicoli.

I fondi per Gela, con delibera della Giunta regionale, sono stati stornati per finanziare progetti nelle aree catanese e siracusana, più vicine al cuore del Presidente Musumeci. Poi le proteste partite da Gela per lo “scippo” e l’assicurazione, solo verbale, che la Regione avrebbe fatto marcia indietro se fossero arrivati i progetti entro 120 giorni. L’amministrazione gelese, ben sapendo il valore che hanno le parole in politica, ha comunque deciso di ricorrere contro la delibera di scippo.

In seguito c’è stato il tentativo (fallito due volte per l’assenza dell’assessore Turano) di approvare in Commissione Bilancio dell’Ars una risoluzione che impegnasse la Regione a restituire i fondi. Al terzo tentativo la risoluzione è stata approvata, ma sembra il gioco delle tre carte: a quanto pare i 33 milioni vengono comunque dirottati in quel di Catania (quindi si conferma la delibera regionale), però si va ad impegnare il Governo Musumeci a reperire (chissà dove) il finanziamento per i progetti di Gela. Che divertimento! Neanche Alberto Sordi avrebbe saputo far di meglio.

Quindi i 33 milioni ci sono? No, sono stati dirottati. Non ci sono? Va bene, ma qualcuno prima o poi li farà spuntare, abbiamo tutti fiducia nell’Eminentissimo Reverentissimo Presidente Musumeci.

Il quale però lascia qualche perplessità. Perché se da un lato storna i fondi di Gela perché i progetti hanno ritardato a giungere alla Regione, dall’altro dimentica che proprio la Regione sta ritardando i progetti e gli adempimenti burocratici per l’avvio dei lavori del Museo del Mare. Adempimenti di cui è responsabile l’Assessorato ai Beni Culturali, gestito fino alla settimana scorsa proprio da Musumeci.