In occasione delle elezioni amministrative della primavera 2019, in riferimento al rinnovo del consiglio comunale di Gela, il candidato Carlo Romano (nella foto) è stato eletto nella lista “Azzurri per Gela” con 462 preferenze.
Nella medesima lista ed immediatamente alle sue spalle, con 454 preferenze, si è piazzato Angelo Cafà che, da primo dei non eletti, considerato il numero esiguo dello scarto ed un paio di dati controversi in altrettante sezioni, ha proposto ricorso innanzi al Tar, chiedendo la correzione del risultato elettorale e la propria proclamazione alla carica di consigliere comunale, al posto di Romano.
Cafà sosteneva che nella sezione 67 gli erano stati sottratti 5 voti e nella sezione 36 a Romano erano stati assegnati 9 voti anziché 0. Il giudice amministrativo di primo grado, con apposita ordinanza, ha disposto la verifica presso la prefettura di Caltanissetta ed è effettivamente emerso che nella sezione 67 l’avv. Cafà aveva ottenuto 5 preferenze e non 0. Ma nella sezione 36, invece, i voti del dott. Romano sono risultati 9 e non 0: quindi, nessun errore. In definitiva, in sede di verifica, Cafà ha guadagnato 5 voti, ma lo scarto è rimasto comunque favorevole a Romano, sebbene ora di soli 3 voti.
Sicché, mentre da un lato gli avv. Rubino ed Impiduglia, rappresentanti legali di Romano, hanno chiesto al Tar con apposita memoria la conferma dell’elezione del Carlo Romano, dall’altro l’avv. Angelo Cafà, nel prendere atto dell’esito della verifica, ha chiesto al Tar di dichiarare l’improcedibilità del giudizio per sopravvenuta carenza di interesse. Al Tar quindi, il 19 maggio prossimo, non rimarrà altro che ratificare la regolare proclamazione dell’elezione a consigliere comunale di Romano. Un mese dopo, il 18 giugno, il giudice amministrativo di secondo grado tratterà i ricorsi di Giuseppe Spata e Lucio Greco. Al Cga, quindi, il compito di mettere la parola fine alla lite riguardante l’elezione del sindaco; mentre a dicembre il Tar dovrà stabilire se la candidata Sara Cavallo, dovrà subentrare o meno alla consigliere Romina Morselli, anche alla luce della novità legislativa intervenuta in materia di computo dei seggi con l’assegnazione del premio di maggioranza.