A qualcuno allungherà il collo come una giraffa aspettando la “chiamata” del sindaco, che deve ancora completare l’operazione “nomine”. In particolare altri due assessori, cariche alle quali aspirano almeno in cinque, tante quante sono le anime di questa maggioranza.
Greco saggiamente sembra intenzionato a congelare tutto in attesa dell’esito del ricorso al Tar.
Il sindaco Lucio Greco dice basta al balletto di nomi sull’allargamento in giunta fino a sette assessori, così come recita la disciplina normativa intervenuta recentemente in materia. Ma più che un allargamento, le ipotesi che appaiono più verosimili sono quella di un rimpasto vero e proprio, o al contrario quella di non fare nulla e rinviare tutto a gennaio prossimo.
La frenata del primo cittadino si spiega da sola: Greco si è sentito tirato per la giacca un po’ da tutti - o quasi - e ha deciso di scendere in pista ed arrestare il valzer di indiscrezioni sulle nomine assessoriali, inaugurato già in piena estate. Per i più maliziosi, la più convincente delle ipotesi rimane quella secondo cui tale allargamento ci sarà entro la fine di questo mese. I nomi che girano più insistentemente sono un paio, altrettante le alternative, quasi ad alludere che l’allargamento degli assessori riguarderà solo due volti nuovi in aggiunta ai cinque attuali.
Ma non è così scontato. L’allargamento in giunta non potrà comportare il conferimento di nuove deleghe da assegnare alle due “new entries” e si imporrà invece una redistribuzione di tutte le deleghe, con alcune che saranno tolte ai cinque attuali o alla quasi totalità di essi. E’ questa la vera ragione per cui il primo cittadino è apparso titubante ed ha preferito prendere tempo, senza decidere ufficialmente ancora nulla. Va da sé, infatti, che un “rimpasto delle deleghe” potrebbe scatenare una serie di reazioni e tradursi quindi anche in un “rimpasto degli assessori”.
Insomma, un rimpasto vero e proprio: ipotesi tutt’altro che peregrina considerato che quelli attuali sono assessori designati “in prima battuta” ed a fine mese saranno passati sei mesi dal primo turno delle elezioni amministrative. Ecco perché il primo cittadino preferirebbe non affrontare il problema e rinviarlo magari al prossimo gennaio, dopo il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale sul ricorso.
Quest’ultima, cioè lasciare intatto l’attuale numero di assessori, sembrerebbe l’ipotesi più saggia per il Sindaco.
Ma la pratica politica ti costringe a fare delle scelte ed un paio di nomine per chiamata diretta, peraltro a titolo oneroso e non gratuite, ma soprattutto senza il coinvolgimento delle diverse anime della coalizione di maggioranza, Greco le ha dovute fare. Tralasciando i due collaboratori esterni nella comunicazione istituzionale che per la natura del lavoro svolto devono godere della “fiducia personale” del sindaco, ci riferiamo più precisamente all’esperto in “Pianificazione Strategica”, ing. Pietro Inferrera, nonché al nuovo vertice della “Ghelas”, ing. Francesco Trainito (nella foto).
Greco ha avocato a sé entrambe le scelte, ma non è un mistero che con queste due nomine il sindaco ha accontentato, rispettivamente, i musumeciani di “#Diventerà Bellissima” e i civici di “Gela Città Normale”. Due movimenti che hanno un rappresentante a testa in seno al gruppo misto del civico consesso: i consiglieri Enzo Cascino e Diego Iaglietti. Ciò è bastato per creare il mal di pancia in chi è rimasto ancora all’asciutto e chi non vorrebbe restare alla finestra.