Mentre si è già al lavoro, da tempo, nella costruzione delle liste, iniziano le prime avvisaglie di un clima elettorale in cui si entrerà appieno, presumibilmente, con l'inizio del nuovo anno.
Piccole scaramucce, a segnalare e presagire l'incandescenza che emergerà con tutta la sua veemenza nei mesi a seguire. A farne le spese, per la prima volta da quando si è insediato, è ora il Commissario straordinario, Rosario Arena.
I primi mugugni sono arrivati sulla nomina del nuovo ad della Ghelas multiservizi, avv. Gianfranco Fidone, originario della vicina Acate. L'ex finanziere chiamato dal Presidente Musumeci alla guida amministrativa di Gela, in sostituzione di sindaco e consiglio comunale, ha giustificato tale nomina “esterna”, affinché non avesse legami con la politica locale, battezzandola di conseguenza come una nomina “tecnica”, ma in pochi ci hanno creduto davvero.
In tema di conti, critiche sono poi piovute sui tagli e sulle scelte intorno a tari e debiti fuori bilancio. Un'autentica levata di scudi si è levata, altresì, contro lo stop al servizio di refezione scolastica, con il caso sottoposto al vaglio dell'assessore regionale al ramo, su iniziativa di alcuni consiglieri comunali uscenti di centrodestra. La stessa Anna Comandatore, consigliere comunale uscente di Diventerà Bellissima, movimento di Nello Musumeci, ha invitato il Commissario straordinario a rivedere tale scelta.
Scelta ritenuta penalizzante per la collettività sia nel fermare un servizio pubblico, sia nell'avallare la conseguente perdita di posti di lavoro.
Al sit-in dei lavoratori delle mense si è aggiunta, peraltro, un'altra prima “pacifica” protesta innanzi il palazzo municipale da parte degli otto operatori delle strisce blu. Un servizio che è fermo da mesi, che non riprende e che di fatto è stato sostituito dagli abusivi, in spregio alla tanto osannata cultura della legalità. Insomma, la campagna elettorale è alle porte ed anche il Commissario deve stare attento, preoccupandosi – secondo quella che è la “ratio” del suo ruolo – piuttosto dell'ordinaria amministrazione, anziché azzardare “coraggiosi” sconfinamenti in sede di programmazione (che spetta di norma agli eletti), col rischio di aggiungere ulteriore carne al fuoco già ardente dell'agone politico.
Nel centrodestra, nonostante le diverse lotte intestine a partiti e movimenti, si prova con fatica a trovare la quadra. Per il week-end è stato convocato un tavolo di coalizione, a cui sono state invitate le delegazioni di Fi, Lega, FdI, Diventerà Bellissima, Udc, Energie per l'Italia e la neonata Idea Popolare a cui si è avvicinato anche l'ex sindaco Angelo Fasulo, fuoriuscito dal Pd. Un tentativo perlustrativo che vede, però, lo smarcamento di Pino Federico il quale conferma di essere in stato avanzato nella costruzione di due liste e pronto a tirare dritto ed andare avanti comunque, muovendo anche dall'accusa di non essere stato nemmeno invitato.
Nel centrosinistra, il Pd è tutto incentrato nell'ennesima contesa congressuale. Le paventate convocazioni dei congressi provinciali e cittadini, antecedenti le primarie regionali del 16 dicembre, sono state bloccate dal ricorso alla commissione nazionale per il congresso, chiamata a regolare la controversia. Il segretario cittadino, Peppe Di Cristina, ne ha approfittato per convocare la direzione, anticipando che a breve sarà avviato un tavolo di confronto con gli alleati, ribadendo nuovamente la volontà di chiudere lista e programma del partito già entro gennaio prossimo.
In casa pentastellata, la visita dell'europarlamentare Corrao non è servita a rasserenare gli animi grillini, rendendo più vivida per contro l'immagine dello scontro aperto tra attivisti storici e portavoce eletti. Intanto il neo organizer del meet-up locale, Livio Aliotta, si è dimesso da Presidente della consulta per la difesa dei diritti di disabili ed in ciò in non pochi hanno letto la necessità di sottrarre tale carica alle strumentalizzazioni derivanti dall'eventuale candidatura a sindaco nel M5S