Lorefice nella Commissione di Inchiesta bicamerale sugli ecoreati

Lorefice nella Commissione di Inchiesta bicamerale sugli ecoreati

«È un immenso piacere poter condividere la gioia di essere stato eletto tra i Senatori del Movimento 5 Stelle componente della Commissione bicamerale di Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati».

Così il senatore del Movimento 5 Stelle Pietro Lorefice (nella foto), da sempre impegnato in attività di tutela dell’Ambiente e della Salute, che adesso esprime il proprio entusiasmo. Il capogruppo della Commissione UE, insieme ai colleghi di Camera e Senato eletti nella stessa commissione speciale, attende la nomina ufficiale da parte della Presidenza del Senato.

«Ci occuperemo – spiega Lorefice - di inchieste e verifiche sui casi più scandalosi che riguardano e hanno riguardato la gestione dei rifiuti e il maltrattamento ambientale nel nostro Paese, inclusi i misfatti che devastano il nostro territorio. Nel dettaglio, della verifica dello stato di attuazione della bonifica dei siti inquinati, dell'applicazione della legge sugli "ecoreati", delle attività illecite di smaltimento di rifiuti tossici e nocivi e l'indagine sulle attività illecite legate agli incendi, e molto altro ancora». 

«Si tratta di uno dei temi più sensibili per la nostra amata isola, nonchè per le aree dei siti petrolchimici di Gela-Siracusa-Milazzo, dei siti minerari di Caltanissetta-Enna-Agrigento e per molti altri Siti di Interesse Nazionale che ricadono nel territorio nazionale, - continua il senatore 5 Stelle - martoriati dall'inquinamento e dalla pessima gestione del ciclo dei rifiuti, la cosiddetta ‘munnizza’, e del ‘malaffare’ già da tempo sotto la lente di ingrandimento della Magistratura”. 

In chiusura, il senatore sottolinea: «Continuerò ad informare la popolazione, per la parte divulgabile, circa lo stato dell’arte e le azioni che metteremo in campo con la Commissione; netta e chiara è, infatti, la correlazione tra la salute e l’ambiente in cui viviamo. Continueremo a spingere sulla corretta informazione per mettere un primo paletto e iniziare un percorso che porti ad una maggiore consapevolezza di quello che è lo stile di vita e il giusto approccio per limitare o mitigare quelli che sono i danni ambientali prodotti negli ultimi decenni».