Il Papa in diocesi il prossimo 15 settembre

Il Papa in diocesi il prossimo 15 settembre

Papa Francesco sarà in Sicilia, a Palermo, il prossimo 15 settembre per commemorare i 25 anni dell’uccisione del beato don Pino Puglisi.

Una notizia giunta dalla Prefettura del Vaticano giovedì 23 maggio, che ha riempito di gioia il popolo dei fedeli. Una gioia che potrà essere condivisa anche nella nostra Diocesi, visto che il Santo Padre ha voluto ritagliarsi un momento per passare anche da Piazza Armerina. Il programma di questo che è già ritenuto un appuntamento storico per la Diocesi e che (si era parlato anche di una capatina a Gela), non a caso cade proprio nel 200° della sua fondazione, è stato illustrato lunedì scorso alla stampa da S.E. mons. Rosario Gisana nella sede dell’Episcopato.

Il Vescovo ha letto il comunicato della Prefettura, illustrando il programma e il rigido protocollo che vedrà papa Francesco partire da Roma la mattina presto del 15 settembre per raggiungere l’aeroporto di Fontanarossa a Catania. Da lì egli proseguirà il suo viaggio in elicottero verso Piazza Armerina dove è atteso alle ore 8.30 al campo sportivo “Sant’Ippolito”. Da lì si sposterà poi sulla Piazza “Falcone e Borsellino”, dove porgerà il suo saluto al vescovo Gisana ed incontrerà i fedeli. Poi alle 10.00 l’elicottero lo condurrà a Palermo per proseguire la giornata che avrà il suo culmine, alle 11.45 al Foro Italico, con la solenne liturgia eucaristica in memoria di don Pino Puglisi, presieduta dal papa e concelebrata da S.E. mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo e dai vescovi di Sicilia.

Mons. Gisana, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa e a commento di questo straordinario evento che vivremo al crepuscolo dell’estate ha detto: «Non ho fatto alcuna richiesta al Santo Padre per una sua visita nella nostra Diocesi. Sono quindi sorpreso e grato a papa Francesco per questo dono che ci fa. Mi sono pure chiesto perché questa sua decisione. Penso che il papa sia rimasto colpito da un territorio, il centro della Sicilia, che a fronte di una oggettiva ricchezza e di grandi potenzialità, registra come forte contraddizione un altissimo tasso di disoccupazione, una povertà diffusa e un numero sempre più grande di giovani che vanno via per cercare altrove il loro futuro. Forse papa Francesco vuole capire il perché di tutto questo e mostrarci la sua vicinanza. Io credo quindi che la venuta del papa sia il segnale più autentico che Dio non si dimentica mai di noi. L’arrivo di Francesco, Vicario di Cristo, è la reale presenza di san Pietro che viene a confermarci nella fede».

Nel proseguo della sua riflessione il Vescovo, che più volte si è commosso nell’accennare alle terribili storie di emarginazione e di sofferenza che le famiglie stanno vivendo nel nostro territorio, ha pure detto che nella Chiesa di oggi lo stile che deve prevalere è quello della povertà, che è poi lo stile di papa Francesco ed è quello che tutti i sacerdoti dovrebbero sposare per ritornare all’essenza più autentica del Vangelo.