Avviato dal Comune di Niscemi, dal Rotaract e dal Centro Caritas “Oasi Gesù misericordioso” il progetto “Niscemi cardioprotetta”.
L’iniziativa prevede l’acquisto e la donazione alla città di tre defibrillatori automatici da collocare e pronti all’uso nei punti più strategici del centro abitato.
Ciò a salvaguardia della vita umana e nel caso in cui nei punti più transitati dei quartieri dovessero verificarsi casi di eventuali ed improvvisi malori di cittadini.
L’iniziativa è stata avviata con la presentazione del progetto e lo svolgimento di un corso di primo soccorso della durata di tre giorni aperto alle associazioni ed a singoli cittadini che si è svolto nella sala-teatro del Centro socio culturale “Totò Liardo” (nelle foto).
Sono intervenuti a presentare il progetto in rappresentanza dell’Amministrazione comunale diretta dal sindaco Massimiliano Conti, l’assessore allo sport Adelaide Conti, il presidente del Rotaract Filippo Millitarì, il referente del Centro Caritas Alfonso Parisi, l’avvocato Francesco Spinello e Suor Rosalia Lorefice, superiora delle Suore della “Sacra famiglia” (nella foto).
“Niscemi diventa città cardioprotetta” ha detto l’assessore Adelaide Conti,”poiché munita di defibrillatori non solo all’interno di strutture, ma anche nelle piazze e nelle strade principali della città.
Per questo il progetto costituisce un investimento sulla tutela della vita umana che viene attuato parallelamente con la promozione della cultura di primo soccorso salvavita aperta a tutte le associazioni ed ai singoli cittadini”.
Suor Rosalia Lorefice ha parlato dell’etica del soccorso, l’avvocato Francesco Spinello, del reato di omissione di soccorso, Alfonso Parisi della valutazione primaria e secondaria del trattamento di un paziente colto da malore, mentre Filippo Millitarì dell’importanza d’intervenire dal punto di vista medico-sanitario entro 6 minuti.
I tre defibrillatori saranno acquistati col contributo di 50 euro da parte di ogni associazione partecipante al corso di primo soccorso e di 20 euro da parte di ogni singolo cittadino.