Il prof. Gregorio Arena, ordinario di diritto amministrativo presso l’università di Trento, presidente di Labsus, laboratorio nazionale per la sussidiarietà ha presentato il patto innovativo che potrebbe trasformare il sito archeologico di Caposoprano in uno dei primi parchi archeologici gestiti dalla comunità insieme alle Istituzioni.
La giornata di studi del 23 maggio scorso è stata la tappa di un percorso che ha visto l’Ecomuseo del Golfo di Gela, e la rete urbana di CantiereGela, organizzare con successo di partecipazione le giornate di apertura del parco Archeologico di Caposoprano. Una sperimentazione che ha visto tantissimi cittadini collaborare per rendere il sito un vero e proprio Parco Urbano Archeologico. Partendo dunque dalla sperimentazione concreta della gestione del sito in fase sperimentale, la giornata di studi con esperti di fama nazionale è servita per capire come da un punto di vista normativo sarà possibile tramite Il Patto di Timoleonte appunto, valorizzare il rapporto di collaborazione tra cittadini, associazioni e istituzioni, per rendere stabile questa innovativa forma di organizzazione e gestione del sito di Caposoprano.
Al teatro Eschilo, insieme al prof. Arena, isono intervenuti il prof. Salvatore Cannizzaro, professore di geografia turistica a e culturale dell’Università d Catania, e l’arch. Elisa Morselli, di Gela, dottore di ricerca in progettazione presso l’Università La Sapienza di Roma. La data scelta dagli organizzatori, il 23 maggio, giorno delle stragi, ha permesso di fare memoria e di tradurre concretamente l’adesione ai valori di giustizia e legalità con percorsi concreti d'impegno sociale. A introdurre i lavori è stato il direttore dell’Ecomuseo del Golfo di Gela, Michele Curto.
Alla giornata di studi hanno partecipato anche i sindaci di Gela, Niscemi e Butera, e il senatore Lorefice. L’iniziativa è stata promossa dall’Ecomuseo del Golfo, da CantiereGela, dal Polo Museale di Gela e Caltanissetta e dal Comune di Gela, in collaborazione con il MoVI Gela, la ProLoco, il Club Unesco per Gela, il Centro di Cultura Salvatore Zuppardo, il gruppo archeologico Geloi, l’archeoambiente, l’associazione Amici di Antifemo ed Entimo, e sostenuta dal Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo.