Il 20 maggio scorso, i soci del Juventus Official Fan Club Gela in collaborazione con l’Adas, hanno rinnovato l’appuntamento con la donazione di sangue.
Giornata che da anni è entrata nel calendario degli eventi dell’associazione presieduta da Enzo Emmanuello. L’ evento, aperto a tifosi e non, ha visto la partecipazione di 30 donatori più tre pre donazioni solo nella giornata di domenica. A tutti coloro che si sono recati al punto di raccolta di Via degli Appennini è stata consegnata una maglietta celebrativa del settimo scudetto consecutivo del club bianconero.
Adas che da sempre è fortemente presente nel territorio locale, per invogliare i cittadini a “sposare” la donazione di sangue, un tema molto importante poiché il sangue è fondamentale per poter vivere una vita sana, soprattutto per chi ne necessita.
La divulgazione avviene anche nelle scuole con degli incontri nei vari istituti della città, utili a spiegare le modalità in cui avviene la donazione e i benefici che ne conseguono. L’ associazione è costantemente alla ricerca di volontari.
Atro appuntamento fisso è quello della “Giornata del Donatore” tenutasi a dicembre e giunta alla trentanovesima edizione. Evento nel quale i donatori vengono omaggiati di gadget per la costanza e la volontà.
«Sono soddisfatto per come il Juventus Fan Club è sempre molto vicino agli aspetti dell’associazione. Generalmente – afferma Emmanuello – è una richiesta che viene avanzata dal club, lo fanno autonomamente e con grande entusiasmo. C’è sempre tanta gioia, allegria nell’esprimere un gesto molto importante per il nostro tessuto sociale. Si tratta – continua- di un grande gesto di responsabilità, di civiltà, rappresenta la più grande espressione d’amore verso il prossimo. Sono state 30 le donazioni e 3 le pre-donazioni, numeri molto elevati che non fanno altro che sugellare questo bel rapporto».
Riguardo l’andamento delle attività il presidente dichiara: «Dopo aver avuto una flessione nelle donazioni nello scorso anno (circa 200 donazioni in meno rispetto al 2016), nel 2018 stiamo tornando in careggiata. Grande il lavoro che dobbiamo svolgere per sensibilizzare la gente ad avvicinarsi al gesto della donazione perché comunque più delle volte, si registra un po’ di apatia. Noi andiamo nelle piazze, nelle manifestazioni siamo sempre presenti con dei gazebo, per stare vicini alla gente, facendo capire che si tratta di un gesto di estrema importanza. Non lo facciamo- conclude- soltanto attraverso i social perché vogliamo arrivare dritti al cuore della gente, ascoltare e capire il motivo che li tiene lontano da questo gesto, cercando di fare capire che si tratta di un piccolo contributo di tempo per alleviare la sofferenza delle persone».