Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta hanno dato esecuzione al decreto emesso dal Tribunale di Caltanissetta – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura nissena, con il quale è stato disposto il sequestro di 2 unità immobiliari, un’impresa con relativo patrimonio aziendale e rapporti bancari, per un valore complessivo di circa 700 mila euro, riconducibili al prevenuto che rientrerebbe nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”, come previsto dal Decreto Legislativo n. 159/2011, in quanto indiziato di appartenere all’associazione di cui all'articolo 416-bis c.p. (sodalizio mafioso “Sanfilippo”).
L’attività investigativa di aggressione patrimoniale è stata avviata su input della Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito delle risultanze emerse nel corso dell’operazione convenzionalmente denominata “Chimera”, effettuata dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Gela, da cui è emerso il ruolo del cittadino gelese quale referente della “stidda mazzarinese”, condannato – all’esito del procedimento abbreviato – alla pena di anni 16 di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.
Si tratta di un provvedimento di natura cautelare, adottato ex art. 20 d.lgs. n. 159/2011, dal Tribunale di Caltanissetta – Sezione Misure di Prevenzione nell’ambito del procedimento di prevenzione, sulla base delle articolate indagini economico – patrimoniali coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta – D.D.A. ed eseguite dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Gela, con riguardo alla posizione reddituale del destinatario e dei familiari, volte a verificare la effettiva disponibilità, la provenienza dei beni e la sproporzione del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati e alla attività lavorativa.
Il provvedimento è stato disposto in via anticipata, in attesa del contraddittorio che avrà luogo dinanzi al Palazzo di Giustizia di Caltanissetta volto alla verifica della sussistenza dei presupposti per la successiva confisca dei beni.
L’operazione di servizio svolta dalla Guardia di Finanza testimonia il costante impegno delle Fiamme Gialle nel contrasto all’accumulazione illecita dei patrimoni, in particolare provenienti da attività della Criminalità organizzata, a tutela dell’economia sana.