La corruzione è funzionale al libero mercato

La corruzione è funzionale al libero mercato

L’indignazione di fronte al dilagare della corruzione è ‘moralmente’ legittima! Economicamente frena il mercato.

E, politicamente?  Mi viene difficile rispondere se è vero che i grandi capitani dell’industria hanno considerato i partiti alla stregua del taxi: “Pago, e chi si è visto si è visto”!

Uno sguardo velocissimo alla storia. Mi basta richiamare il Principe di Niccolò Machiavelli (nella foto) con una sola interpretazione famosissima. Quella di Ugo Foscolo che allude al teorico della ‘Volpe’ e del ‘Leone’ scrivendo di Colui che svela alle genti “di che lacrime grondi e di che sangue”! il Potere! Inganno e Violenza!

Sono recenti le conquiste della democrazia liberale e dello Stato Sociale (Welfare) che hanno intrapreso la fuoruscita dal Potere Assoluto del Principe (Statolatria!). Verissimo!

L’Italia ne è stata l’esempio con la Liberazione dal Nazifascismo e con la scrittura della meravigliosa Carta Costituzionale. Ma, la “democrazia progressiva” ha incontrato parecchi ostacoli, palesi o occulti, svelati da “Mani pulite” e dai magistrati Falcone e Borsellino. Non erano ostacoli di carattere eminentemente economico come oggi da alcuni settori si vuol fare credere riaccendendo i riflettori su Mafia e Appalti. L’abbandono, o quasi, della strategia stragista da parte delle Mafie e il caso Genova dovrebbero fare aprire gli occhi a chi tuttora pensa che sia importante, cioè ‘umano’, poter sognare ad occhi aperti.

La Mafia, le Mafie si sono ‘globalizzate’; hanno indossato il doppiopetto e -si fa per dire!- mettono le carte in regola gestendo a pieno titolo gli affari e le politiche della cosiddetta deregulation.

Questa viene compensata da rinascenti forme di populismo becero e di nazionalismo assurdo in epoca di globalizzazione dell’economia e dell’informazione usando sapientemente i nuovi strumenti di comunicazione. Con i quali le Mafie collaborano con attacchi promossi dal canto lusinghiero delle nuove Sirene mortifere.

Gli attuali ‘eroi’ della nuova Odissea non ci pensano neppure alla distinzione tra cosa pubblica (il bel canto delle Sirene), e la rinuncia al privato! L’interesse privato viene ‘addomesticato’ mettendo le “Carte a posto”. Anche a costo di stravolgere la Carta! Sognare ad occhi aperti!

Chi deve incoraggiare ad aprirli nella notte buia dell’overdose informativa? Forse la “nottula”, l’Uccello di Minerva che nel buio della notte vede benissimo? Forse! Cioè, il pensiero riflessivo che non può non tenere in debito conto della sua stessa ristrutturazione ad opera dell’Intelligenza Artificiale con la quale andare alla ricerca di nuove relazioni che si sviluppano nel cyberspazio dove stanno sorgendo le nuove città. Quasi come al tempo della nascita della scrittura che agevolò la fondazione della polis greca e della Politica.

E il mio pensiero torna a Eschilo!. Per vedere cosa ci insegna e riproporlo? Ci insegna tante cose che, però, sono improponibili. Tranne una: Tenere gli occhi aperti per non brancolare nel buio. Evitare, quindi, di incontrare l’aquila assassina. Senza rinunciare ad avviarsi e ad avviare gli altri a vivere nel Metaverso, oltre l’Uni e il Pluriverso…..Non è impresa facile. Occorre mobilitare nuove e antiche sinergie.

Luciano Vullo