Il 17 aprile del 2022, il giorno di Pasqua, mi era arrivata la notizia della scomparsa a Pinerolo, nel Torinese, di Elio Cultraro, 69 anni, amico fraterno e collega.
Dall’altra parte del telefono, il figlio Gianni. “Stamattina ci ha lasciati papà”. Un colpo al cuore.
Elio è stato uno dei primissimi collaboratori di questo giornale. Avevamo anche condiviso lo stesso impegno scrivendo io per il Giornale di Sicilia, lui per La Sicilia. Tanti i motivi per stare insieme durante la giornata.
Andò via da Gela. Cambiò lavoro (entrò in Siae), ma non smise mai di scrivere per il Corriere di Gela, che si trovasse in Lombardia, in Piemonte, in Friuli, a dirigere sedi regionali della Siae.
Si teneva informato sui fatti di Gela, e questo gli consentiva di coltivare la sua passione per il giornalismo. Ogni settimana arrivava in redazione una sua nota, un suo commento, un approfondimento.
Una ventina d’anni fa era stato colpito da un grave infarto. Si era ripreso, rientrando al lavoro e riprendendo a scrivere per il nostro giornale. Fino a quella domenica di Pasqua.
r.c.
