Una location d'eccezione, come quella del Museo Niscemese, colma di storia, legata alla civiltà contadina di un tempo e non solo, ha fatto da cornice all'evento di sabato 7 ottobre 2023 organizzato dalla Commissione dell'Albo dei Medici Chirurghi dell'OMCeO provinciale di Caltanissetta.
Un corso di aggiornamento particolarmente partecipato che ha visto il susseguirsi degli interventi di numerosi specialisti del settore per discutere di "Valutazione gestione e trattamento del dolore cronico".
Un incontro di alto livello scientifico, con relatori di grande professionalità", così come lo ha definito il vicepresidente dell'OMCeO provinciale nonché medico di medicina generale Salvatore Paternò, che insieme al direttore dell'U.O.S. dell'Asp2 di Caltanissetta e consigliere dell'Ordine Giampaolo Alario, ha presentato e introdotto il corso.
«Abbiamo la possibilità di organizzare questi eventi ECM, corsi di formazione che servono a noi medici di medicina generale e di affrontare con l'ausilio diciamo multispecialistico problemi che riscontriamo ogni giorno nei nostri studi – ha poi aggiunto il dott. Paternò, che ha anche evidenziato la grande opportunità per i medici di medicina generale di partecipare ad eventi svolti su tutto il territorio provinciale grazie alla disponibilità dell'Ordine – Quindi questi convegni non servono ad altro che a migliorare la nostra conoscenza rispetto a patologie importanti».
«Abbiamo parlato del dolore in modo generale, parlando della valutazione, quali sono i meccanismi fisiopatologici che determinano poi la trasmissione del dolore, quali sono le vie. Chiaro che la trasmissione del dolore è una cosa molto complessa anche perché da lì in poi dobbiamo capire, in rapporto alla sintomatologia e alla trasmissione del dolore, come dobbiamo curarlo, parte tutto da lì da una buona diagnosi» – ha sottolineato il consigliere dell'OMCeO provinciale Giampaolo Alario».
Durante la mattina sono stati affrontati diversi aspetti della questione dalla nevralgia del trigemino, al trattamento neurochirurgico, dal dolore della colonna vertebrale, alla neurologia e cure palliative.
«Io ho parlato del dolore oncologico – ha sottolineato il consigliere dell'OMCeO provinciale Alario – mi occupo anche di questa materia oltre che del cronico benigno. Ho un po' messo in evidenza come si cura il dolore oncologico, come si fa diagnosi, che tipologia di dolore è e quali farmaci o meccanismi o mezzi devono essere utilizzati per curare questo tipo di dolore. È chiaro che nella malattia oncologica il dolore è quasi sempre presente, sia nella fase iniziale che terminale della malattia, lì dobbiamo capire invece come dobbiamo curarlo».
Ha poi fatto riferimento a degli approcci differenti rispetto al passato.
«Ci sono delle novità anche diagnostiche. Prima esisteva il dolore nocicettivo, il dolore neuropatico, oggi esiste anche il dolore nociplastico che è un dolore che si rileva in alcune malattie croniche tipo la fibromialgia per esempio, dove c'è un tipo di dolore dove non si nota una lesione tissutale, dei tessuti, ma è proprio un dolore che senza lesione però si manifesta, la fibromialgia è una caratteristica patologia dove si manifesta il dolore nociplastico. Oppure anche nei vecchi farmaci che oggi però sono utilizzati per la cura del dolore».
Ha parlato di un "argomento complesso" il direttore dell'U.O.C. di Neurochirurgia del Sant'Elia di Caltanissetta Luigi Basile «perché il dolore ha miriadi di sfaccettature – ha spiegato – però è stato ben centrato con una ottima relazione iniziale da parte della collega terapista del dolore dell'Asp di Ragusa che ha spiegato dal punto di vista sia neurofisiologico che anche farmacologico la gestione e le vie del dolore e poi via via ci sono stati una serie di interventi che hanno cercato di porre il centro su cosa fare e come affrontarlo". Il neurochirurgo Basile, con la sua esperienza anche nel campo della docenza di terapia del dolore, ha parlato del dolore lombare e agli arti inferiori.
«Al di là di quella che è la nostra quotidianità di neurochirurghi, cioè nei problemi osteoarticolari della colonna, i problemi neurologici derivati da alterazioni della colonna che comprimono le strutture nervose, io mi occupo anche di quella che è la neuromodulazione, cioè come affrontare il dolore che persiste nonostante sia stato fatto un intervento che tecnicamente sia ben riuscito, ma che non ha dato una risposta ai pazienti.
Purtroppo questa è una cosa che succede con una discreta percentuale e quindi ai pazienti bisogna dare una risposta. Avere una visione globale e soprattutto quello che è venuto fuori da questo simposio molto importante è che oramai non si può più parlare di una specialità che si occupa di qualcosa ma deve essere una collaborazione tra vari specialisti».
Presente all'incontro l'amministrazione comunale niscemese guidata dal sindaco Massimiliano Conti. A dare il suo saluto anche il presidente dell'OMCeO provinciale Giovanni D'Ippolito.
«Siamo felici di aver potuto organizzare un corso di aggiornamento anche nel comune di Niscemi e all'interno di un luogo così affascinante. La formazione – ha affermato il presidente D'Ippolito – è un momento di grande crescita per tutti noi medici. È importante inoltre dare un approccio multidisciplinare ai vari eventi, così da esaminare in modo più approfondito i diversi argomenti trattati e offrire ai partecipanti una visione più ampia».
Tra i saluti ai presenti anche quello del direttore del Museo Civico Franco Mongelli e del direttore sanitario del Presidio ospedaliero di Niscemi Alfonso Cirrone Cipolla.
(fonte: Cinzia Alessia Daidone, addetto stampa Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Caltanissetta)