Due giornate quelle del 23 e 24 maggio scorsi all’insegna della legalità, per celebrare i giudici Falcone e Borsellino, esempi di impegno, verità e giustizia, in occasione del 31° anniversario della strage di Capaci.
Le manifestazioni rientrano nell’ambito delle iniziative promosse dall’Istituto Comprensivo Verga nei percorsi di educazione alla legalità, volti al rispetto dell'individuo nella comunità, allo sviluppo di competenze sociali e civiche.
Hanno collaborato la parrocchia Santa Lucia e il Rotary Club di Gela, con il patrocinio del Comune di Gela.
A partire dalle ore 17,30 si è svolta una tavola rotonda sul tema “Dal 23 maggio al 19 luglio 1992, da Capaci a Via D’Amelio, due stragi, due eroi, due grandi esempi di Coraggio e Verità, grandi valori della comunità, strumento e guida nella lotta alla criminalità organizzata”.
Vi hanno partecipato la dirigente Viviana Aldisio, il sostituto procuratore del tribunale di Gela Luigi Lo Valvo, Don Angelo Celona, parroco della chiesa Santa Lucia, docenti, studenti e le loro famiglie.
Ad introdurre gli interventi l’avv. Emanuele Maganuco, presidente del consiglio scolastico, che ha sottolineato l’importanza della manifestazione che ha messo a confronto tre diverse agenzie – scuola, chiesa, magistratura – che operano nel territorio ciascuno per le proprie competenze ma che tutte e tre convergono verso uno stesso obiettivo: inculcare nei più giovani il rispetto nei confronti degli altri e la necessità di stanare le radici del fenomeno mafioso.
La dirigente Aldisio ha relazionato su “Percorsi di educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, al controllo e al contrasto dei fenomeni mafiosi e di criminalità organizzata a scuola”, sottolineando l’importanza di fare rete tra le diverse agenzie educative del territorio e del patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia. «La scuola – ha detto – è il luogo delle regole e dell’educazione, dell’inclusione, i cui protagonisti sono gli alunni. Famiglie, scuola e territorio devono collaborare».
Luigi Lo Valvo ha relazionato su “L’eredità viva e attuale di Falcone e Borsellino: gli strumenti di contrasto della criminalità organizzata”, invitando a riflettere sulle verità processuali e sui depistaggi, emersi nel corso delle indagini sull’attentato di Via D’Amelio dove venne ucciso Paolo Borsellino. Ha sottolineato l’importanza della repressione dell’illegalità ma ancor di più della prevenzione che deve partire dalla scuola che deve plasmare le nuove generazioni al culto della legalità. Ha ricordato gli anni bui della guerra di mafia a Gela, l’azione dei baby-killer e di come in quella fase la scuola sia venuta meno alla sua funzione.
Don Filippo Celona, parroco a Santa Lucia, ha parlato del “Compito educativo alla legalità della Chiesa. «La funzione della chiesa è anche – ha detto – annunciare la verità, prevenire l’emergenza, allargare gli orizzonti».
Diversi gli interventi degli ospiti: Il presidente del tribunale Roberto Riggio e l’assessore all’istruzione Salvatore Incardona hanno ribadito entrambi l’importanza nella società dell’azione della scuola e della chiesa per diffondere la cultura della legalità e che tutte le agenzie positive del territorio dovrebbero fare rete per far crescere la legalità.
E poi ancora il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, il vice comandante Gdf di Gela, Filippo Ciancio, dirigente ambito territoriale di Caltanissetta e coordinatore servizio ispettivo Usr, il presidente dell’ordine degli avvocati Mariella Giordano, Valentino Granvillano, presidente del club servce Rotary, Angela Tuccio dirigente scolastico del Liceo scientifico Vittorini e Tecnico commerciale Sturzo. Tutti concordi nell’apprezzare la giornata commemorativa organizzata dall’Istituto Verga, nel ribadire la funzione essenziale della scuola per diffondere la cultura della legalità.
Al termine della tavola rotonda è stato inaugurato il murale realizzato dall’artista Roberto Collodoro in una facciata della scuola intitolato “Coraggio e verità”, finanziato dal Rotary club e dedicato alla memoria di Falcone e Borsellino. A seguire, lo spettacolo dell’artista Stefania Sand, eseguito sul sagrato della chiesa Santa Lucia.