Partono i lavori per dotare Gela di un centro per anziani. I tratta di un’opera di rifunzionalizzazione dell’immobile comunale ubicato in via Siragusa e destinato, per l’appunto, ad ospitare un centro per anziani. Il progetto prevede che si proceda anche con modifiche strutturali ai locali.
Nel febbraio scorso, è stata formulata la manifestazione di interesse. Ora si inizia concretamente con i lavori, il cui importo è di quasi seicento ventisette mila euro, di cui poco oltre seicento mila euro per lavori a base d’asta soggetti a ribasso, a cui si aggiungono circa diciottomila e cinquecento euro per i costi di sicurezza non soggetti a ribasso.
Un’opera che dà il via ad una serie di cantieri che, se realizzati, produrranno un deciso cambiamento alla fisionomia cittadina. Si tratta, infatti, della prima di “tredici” opere da realizzare grazie al canale di finanziamento di Agenda Urbana, che ha permesso di veicolare a Gela oltre 20 milioni di euro.
Enorme soddisfazione è stata espressa dall’oramai ex vicesindaco ed assessore allo sviluppo economico, Terenziano Di Stefano (nella foto) che ha seguito tutte le fasi di Agenda Urbana, sin dall’inizio e sin dall’insediamento: «ancora una volta – ha dichiarato - il ringraziamento va al dirigente Tonino Collura che si è speso e prodigato, quotidianamente, per portare avanti questo programma; nonché al Rup, arch. Raffaella Galanti, unitamente al direttore dei lavori, ing. Orazio Marino.
Nessuno dell’eccezionale gruppo di lavoro appositamente creato per Agenda Urbana si è mai tirato indietro di fronte alle innumerevoli difficoltà, in primis la carenza di personale a palazzo di città, ed oggi, finalmente, iniziamo a raccogliere – ha concluso Di Stefano – i frutti di quello che abbiamo seminato».
Anche l’ex assessore ai lavori pubblici, Romina Morselli (nella foto) si è detta contenta dell’avvio di questa nuova fase per la città di Gela: «dopo 4 anni – ha ricordato – di impegno, progetti, burocrazia e problemi, finalmente ci siamo! E’ stato un grande lavoro di squadra, ma quando vedremo tutte le opere realizzate sarà motivo di orgoglio. Sono pochissime le amministrazioni del passato che possono vantare questi risultati. Nessuna delle recenti amministrazioni può farlo. Un grazie – ha concluso - a chi ci ha creduto e si è impegnato».
Ciò di cui si parla è un piano di azione per lo sviluppo urbano sostenibile nel quadro della programmazione dei fondi europei 2014-2020. Le azioni progettuali, riguardanti quattro obiettivi tematici (Ot), vale a dire agenda digitale (Ot 2), energia sostenibile cioè risparmio energetico e mobilità sostenibile (Ot 4), cambiamento climatico (Ot 5) e inclusione sociale (Ot 9), rispondono ad una strategia di sviluppo urbano sostenibile, condivisa dalle città ed approvata dalla Regione Siciliana nel dicembre 2017.
E nel frattempo il pensiero è già rivolto a come gettare le basi per “Agenda Urbana 2”, la cui nascita è prevista nel 2023. A tal proposito, un incontro si è svolto al dipartimento regionale della programmazione, alla presenza del vicesindaco Di Stefano e del dirigente Collura, in rappresentanza della città del golfo. Peccato che, con le dimissioni degli assessori sopra citati, l’azzeramento ed una crisi, se non al buio, di certo con tanti dubbi sul dove e sul come approderà, mettono seriamente a rischio non solo una tale programmazione futura, ma anche il proseguimento e completamento dell’attuale iter già pianificato, ma ancora ampiamente da eseguire.
Vale la pena di ricordare che Agenda urbana è senz’altro un’occasione importante, con nobili obiettivi: ridisegnare e modernizzare i servizi urbani di cui usufruiscono residenti e visitatori; azioni a tutela e salvaguardia dei contesti urbani sotto il profilo ambientale; misure per l’inclusione sociale rivolte alle fette più fragili di popolazione. Il centro per gli anziani è un esempio dell’ultimo punto. Si tratta di obiettivi in cui sostanzia la strategia di sviluppo sostenibile che è propria di Agenda urbana, finalizzata a rendere “leggibile” un territorio in cui processi e prospettive rispondano ai caratteri dell’omogeneità, integrazione e condivisione.
Ciò potrebbe portare ad un vero e proprio “cambio di passo”, voluto da questo piano d’azione, innescando meccanismi di crescita del capitale umano e trasferendo, al contempo, all’esterno una differente percezione dell’area, con conseguenze positive sul piano turistico-ricettivo. Un territorio omogeneo, integrato e condiviso, postula peraltro coesione fra dimensione pubblica e privata (imprese ed associazioni), favorendo meccanismi di riduzione del gap sociale, di inclusione delle fasce economicamente più deboli e di rimozione delle situazioni di marginalità sociale.