“Maire Tecnimont” ha annunciato, come riportato nel suo sito web, «che la sua controllata “MyRechemical”, la società di “NextChem” dedicata alle tecnologie “Waste-to-Chemicals”, si è aggiudicata da “Alia Servizi Ambientali” un contratto di ingegneria di base per un impianto di metanolo e idrogeno da rifiuti nell’area industriale di Terrafino, ad Empoli in Toscana.
Lo scopo del lavoro include l’ingegneria di base dell’impianto e la documentazione necessaria all’avvio del processo autorizzativo presso la Regione Toscana. La fase di ingegneria di base verrà completata entro la fine del 2022. Una volta autorizzato e completato, l’impianto processerà 256.000 tonnellate all’anno di rifiuti non riciclabili e produrrà 125.000 tonnellate all’anno di metanolo e 1.400 tonnellate all’anno di idrogeno. L’impianto si baserà sulla tecnologia di conversione chimica di “MyRechemical” che consente di recuperare i rifiuti che non possono essere riciclati meccanicamente o altri tipi di rifiuti secchi indifferenziabili».
Per dirla in parole più semplici, il progetto propone la tecnologia Waste to-methanol/H2, che dall’indifferenziato urbano precedentemente trasformato in balle di “Css” (Combustibile solido secondario) produce metanolo e idrogeno. E' lo stesso progetto che si vorrebbe destinare a Gela in un area dell'ex petrolchimico messa a disposizione da Eni che con Nextchem ha un consolidato rapporto di collaborazione sull'utilizzo della tecnologia “Waste-to chemichals” con un progetto pilota nella bioraffineria di Porto Marghera (Waste-to Hydrogen) e con il progetto di un nuovo impianto nella Raffineria di Livorno, in risposta ad un altro bando della Regione Toscana. Ed a tornare a parlare del progetto di Gela è proprio l'ad di “MyRechemichal”, Giacomo Rispoli, nel corso di un'intervista ad “Hydronwews”.
Rispoli racconta alla testata on line come «in Sicilia la Regione ha lanciato due bandi relativi a progetti per la gestione di circa 800.000 tonnellate all’anno di rifiuti solidi non riciclabili, dividendo la procedura tra la parte orientale (400.000 tonnellate di rifiuti) e quella occidentale (le altre 400.000 tonnellate) dell’isola: noi – afferma – in partnership con la società Asja di Torino, ci siamo aggiudicati il bando per la Sicilia occidentale. Queste 400.000 tonnellate di rifiuti serviranno «per produrre ogni anno – ha proseguito – circa 3.000 tonnellate di idrogeno “low carbon” e 190.000 tonnellate di metanolo, ma le proporzioni, entro certi limiti, sono variabili, e quindi adattabili alla futura evoluzione del mercato.
Si potrà produrre idrogeno circolare ad un prezzo finale compreso tra i 3 e i 5 euro al Kg: «un valore già decisamente competitivo – rimarca Rispoli – perchè la materia non è infatti costituita dal gas, ma dai rifiuti il cui costo è negativo in quanto chi conferisce i rifiuti paga circa 140-150 euro a tonnellata per il loro smaltimento».
Alessandro Bernini, amministratore delegato del gruppo “Maire Tecnimont” e della stessa “Nextchem” ha commentato: «questa è una tra le iniziative “Waste-to-chemicals” più interessanti che “Maire Tecnimont” sta sviluppando in Italia e risponde al bisogno centrale dell’economia circolare, creando le basi di una nuova era del rifiuto come risorsa». La controllata “NextChem” è infatti parte della “Alleanza per l’economia circolare” che ha risposto ad un bando della Regione Toscana per la gestione dei rifiuti, proponendo tre “distretti circolari” da realizzare oltre ad Empoli, come sopra annunciato, anche a Rosignano Marittimo e Pontedera.