Il prof. Nuccio Mulè (nella foto), storico gelese, ha ingaggiato una nuova crociata in difesa di un altro bene culturale in via di degrado.
Stavolta si tratta delle piastrelle di maiolica utilizzate a suo tempo per la copertura della torre campanaria della chiesa del Rosario, in Corso Vittorio Emenuele. Mulè ha in prima battuta inviato una lettera aperta, diffusa anche a mezzo stampa, in cui porta a conoscenza di vari enti e personalità lo stato di degrado in cui si trova il bene in questione, ma conoscendolo bene, siamo certi che non si fermerà qui.
Oggetto: degrado dell’antica e pregiata copertura in piastrelle di maiolica della torre campanaria della chiesa del Rosario di Gela.
«Con la presente, agli indirizzi di cui sopra, lo scrivente pone all’attenzione dei responsabili delle Istituzioni civili e religiose, la salvaguardia di un bene culturale di Gela in fase avanzata di degrado che si trova nella torre campanaria della chiesa del Rosario di Gela. Si tratta di pregiata copertura di piastrelle di maiolica colorate in giallo e verde ramino, aderenti l’una all’altra, disposte a squama di pesce alternativamente a formare un motivo a V capovolta (foto in allegato);
il tutto, oltre ad essere un esempio unico e originale di uso di maioliche dell’ultima produzione ottocentesca di fabbriche siciliane, rappresenta il retaggio di un’arte laterizia che si perde nella notte dei tempi. Quindi un esempio raro di una pregiata arte antica di notevole valore, un’impronta di un luogo e di una civiltà siciliana, che purtroppo da tempo si trova in uno stato di degrado, probabilmente per mancanza di finanziamenti per il suo restauro nonostante che l’ottocentesca torre campanaria da circa tre lustri sia stata provvista di un ponteggio a tale fine.
Da sottolineare che già alla fine degli anni ’80 tali piastrelle per la loro rilevanza erano state segnalate in un articolo della Prof.ssa Salvina Fiorilla, medievista a livello regionale, presentato in occasione del XIX Convegno internazionale della ceramica di Albisola, centro ligure di primaria importanza per la Storia della Ceramica. Pertanto, si invitano cortesemente le SS.VV. ad intervenire sollecitamente prima che di questo complesso artistico rimanga solamente un ricordo fotografico.
Si coglie l’occasione per inviare distinti ossequi».