Con apposita ordinanza sindacale il primo cittadino di Gela, Lucio Greco, ha stabilito la chiusura del mercato settimanale del martedì, a causa dell’ancora contenuto, ma costante, aumento dei contagi in città.
Si tratta di una inevitabile misura finalizzata a contrastare l'emergenza coronavirus, in una città che ospita il martedì uno dei mercati più grossi dell’isola, con migliaia di persone che si riversano in contrada “Marchitello” e che provengono anche dai comuni del comprensorio.
Per dirla tutta, i numeri della pandemia e le ultime disposizioni del Dpcm non permettono assembramenti di questo tipo: «è stata una decisione meditata a lungo, - ha commentato il Sindaco - e che abbiamo cercato di scongiurare, lanciando reiterati appelli per il rispetto di regole basilari, l'uso della mascherina in primis. Ma abbiamo compreso che non si poteva più rimandare. Lo svolgimento del mercato, infatti, determina l'affluenza di un numero rilevante di utenti ed operatori, incompatibile con l'attuale stato di evoluzione dell'epidemia da Covid-19».
Gli ambulanti si sono presentati davanti Palazzo di Città e hanno chiesto di incontrare il sindaco che li ha ricevuti in compagnia dell'assessore alle attività produttive, nonché vicesindaco, Terenziano Di Stefano. I commercianti hanno dichiarato di essere pronti a rispettare e far rispettare tutte le regole anti-contagio, purché si permetta loro di lavorare e sono andati via con la promessa di essere nuovamente convocati nei prossimi giorni.
Molto se non tutto, evidentemente, dipende dall’evolversi della curva dei contagi: «non ci sono decisioni giuste o sbagliate, ma decisioni – ha proseguito Greco - da prendere a malincuore ed in prospettiva per il bene della collettività. Quella di chiudere il mercato è scaturita dalla constatazione che non è possibile controllare e contingentare gli ingressi, quindi gli assembramenti sono inevitabili. I numeri che l'Asp ci comunica giornalmente, purtroppo, sono ancora in salita. Non ho perplessità ma preoccupazioni – ha concluso – perché sono consapevole dei problemi che conseguono a questa decisione. Io, però, sono il responsabile della salute pubblica e con numeri tanto allarmanti e una situazione che rischia di sfuggire di mano da un momento all'altro sono chiamato anche a scelte impopolari ma necessarie».
Invero, non si tratta di un provvedimento di chiusura, ma di sospensione che resterà in vigore fino a nuova e diversa determinazione. Non riguarda, inoltre, lo svolgimento del mercatino rionale di via Madonna del Rosario, che si terrà regolarmente.