La scuola a Gela ha preso il via da meno di un mese e al quarto circolo “Luigi Capuana” il nuovo dirigente scolastico, la prof.ssa Agata Gueli (nella foto, riquadro piccolo) ha già tracciato le linee guida sulle quali sarà improntato il lavoro per il nuovo anno, scegliendo come tema conduttore, declinato in tutte le discipline all’interno del curriculo dei bambini, quello del rispetto.
Una scelta azzeccata e molto attuale nella società di oggi, in cui spesso viene a mancare sotto tanti punti di vista e in particolare questo si avverte nella nostra città. La scuola che con la famiglia è uno dei più importanti presidi educativi svolge in tal senso un compito fondamentale, e in particolar modo quella primaria, dove i bambini possono intraprendere più facilmente degli adulti un percorso che li porterà a diventare cittadini più consapevoli e rispettosi degli altri e di tutto ciò che li circonda.
Abbiamo approfondito l’argomento con la dirigente Gueli, che ci ha illustrato con grande entusiasmo i vari progetti che intende portare avanti nella scuola di cui ha preso le redini quest’anno (il suo ultimo incarico è stato alla media Mattei, da cui dipendeva anche Butera e al liceo scientifico Da Vinci di Niscemi). Una scuola che ha un’utenza più di mille alunni dislocati tra la sede centrale di via Palazzi, un plesso che comprende infanzia e primaria in via Europa e solo infanzia in quello di via Benedetto Croce.
«Il mio primo obiettivo per poter far partire la macchina scolastica è stato quello di creare un ambiente accogliente, pulito e molto ordinato. E’ stato così ci tiene a precisare la dirigente – in tutte le scuole che ho diretto. Poi, insieme al collegio dei docenti, è stato scelto un tema conduttore, il rispetto nelle sue più diverse declinazioni: per la natura, per le diversità, per il mondo animale, per l’ambiente, per i beni architettonici.
Direttive che vogliamo portare avanti anche esplicandole attraverso il curriculo. Il corpo docente, molto preparato e attivo, ha accolto in modo positivo questa tematica. Abbiamo inoltre deciso di dedicare un’ora all’interno delle materie di scienze all’educazione ecologica.
Questa scuola si propone di essere una scuola plastic free: evitare cioè che venga usata molta plastica. Tutte le classi sono state dotate di tre cestini diversi per cui i bambini sin dalla prima elementare sperimentano la raccolta differenziata ed imparano dove conferire la carta pulita, quella sporca e la plastica.
Un altro obiettivo è quello di orientare i bambini verso una sana alimentazione. A questo scopo la scuola è stata dotata di una macchina per le spremute delle arance (mensa con i bambini della scuola materna) e un distributore non di snack classici ma di yogurt, noci, pistacchi, mandorle. Inoltre un’ora di storia sarà dedicata all’educazione civica.
Come è noto l’introduzione dello studio dell’educazione civica è stata rimandata al prossimo anno ma noi abbiamo deciso di anticipare i tempi. Ritengo molto importante che sin dalla prima elementare i bambini imparino le norme primarie di comportamento all’interno della società e il rispetto della propria nazione. E’ fondamentale educare i bambini in questa direzione, a tenere la città pulita, ordinata, ma anche i genitori. Solo così potremo avere una società che sia veramente ecologica».
– Quali gli altri programmi?
«Tra le altre attività che abbiamo in programma ci sono i pon sulle competenze di base per il potenziamento in italiano, matematica, lingua straniera (inglese, francese, spagnolo), che verranno tra non molto. Inoltre, essendo la Capuana una scuola che si apre al territorio, per il 15 ottobre prossimo organizzeremo un primo evento culturale, la presentazione di un libro dal titolo “Altavilla – ascesa e decadenza di una famiglia normanna” di Tonino Russo, ex parlamentare, diventato poi uno studioso, uno storico.
Molto importante inoltre è stata la manifestazione che abbiamo fatto il 3 scorso, collegata a San Francesco (la cui ricorrenza è stata il 4 ottobre), considerato il padre dell’ecologia che con la opera il Cantico delle creature ha espresso l’amore per la natura. Tematica che è stata ripresa da Papa Francesco nella sua nella prima enciclica nella quale ha espresso il suo disagio per questa società ormai invasa dalla plastica e dall’abbrutimento.
I bambini della primaria sono stati impegnati in questo evento nella chiesa di Sant’Antonio, esprimendo le loro opinioni, attraverso recital, canti ed altro su questo mondo che vorrebbero cambiare. Ogni classe ha poi portato sul sagrato della chiesa un animale che è stato benedetto dal prete. I bambini dell’infanzia invece sono rimasti a scuola dove hanno partecipato alla festa con i nonni, che sono stati protagonisti, raccontando la loro storia. Hanno fatto poi merenda tutti insieme mangiando pane con olio, all’insegna della sana alimentazione».
La dirigente ci parla anche delle problematiche dell’edificio scolastico: la mancanza di laboratori, di spazi per allestirli, dato che sono tutti adibiti ad aule. Ma la situazione più grave è quella dei bagni: otto di questi sono chiusi da oltre tre anni perché le fognature sono state intasate dalle radici dei pini e ciò crea disagi non indifferenti ai bambini, soprattutto alla ricreazione.
«Ci vogliono grossi finanziamenti, occorre rifare la conduttura – ci rivela –. Speriamo che il Comune possa risolvere questo problema. Ci stiamo arrangiando cercando di far funzionare al meglio la situazione, con i turni per usare i servizi. Speriamo inoltre di poter avere spazi per creare laboratori per i nostri bambini».