Si è conclusa la 102esima Convention mondiale del Lions Clubs International, svoltasi a Milano dal 5 al 9 luglio, alla quale ha partecipato la delegazione del Distretto 108YB Sicilia, di cui ha fatto parte anche una folta rappresentanza del Lions Club Gela.
Un Club, quest’ultimo, in ottimo stato di salute che, proprio in questi ultimi giorni, ha registrato grandi riconoscimenti da parte del Governatore, Angelo Collura, quali la nomina di Francesco Butera alla carica di Vice Segretario Distrettuale, di Giovanni Iozza alla carica di Responsabile Distrettuale dell’Area Territorio e Infrastrutture e di Francesca Giurrandino come referente del Service per lo Screening del diabete.
Particolarmente felice il neo Presidente Nicola A. Gennuso secondo il quale si tratta “… di un riconoscimento di competenze e di valori Lions per i Nostri Incaricati, ma soprattutto un riconoscimento per il grande lavoro svolto in questi anni che inorgoglisce il Lions Club Gela ed evidenzia l’attenzione speciale che allo stesso è dedicata da parte del Board Distrettuale …”
Questa Convention rappresenta un evento di per sé straordinario perché è la prima volta che si svolge in Italia e molto raramente si è svolta in Europa. Milano ha vinto la gara internazionale per l’assegnazione della convention imponendosi su Boston e Singapore, diventando, così, per qualche giorno la capitale mondiale del Lionismo.
Alla Convention hanno partecipato circa 20.000 delegati (ai quali si aggiungono gli accompagnatori) provenienti dalle 212 Nazioni, di tutte le parti geografiche del globo terrestre, in cui sono presenti i Lions.
Questa, difatti, è la massima assise dei Lions Clubs in cui si definiscono le linee guida per le attività di servizio umanitario, i nuovi progetti di volontariato e si svolgeranno le elezioni delle cariche direttive dell’organizzazione. Qui termina anche il mandato del Presidente Internazionale Gudrun Yngvadottir, scienziato biomedico di origine islandese, prima donna a ricoprire la carica di presidente internazionale del Lions Clubs International, in 102 anni di storia, la quale durante il suo mandato dice “… Ho visto coi miei occhi che ciascuno serve la sua comunità andando incontro ai bisogni dell’altro.
I nostri soci sono contenti e orgogliosi di essere Lions ed è stato meraviglioso appurare che stiano facendo davvero la differenza dove operano. I programmi sono vari ma l’impegno è sempre totale, perché dentro di noi brucia un solo desiderio. Servire chi ha bisogno …"
La scelta non è ricaduta su Milano per caso. Difatti il primo Club Lions Italiano fu fondato a Milano nel maggio del 1951. Oggi in Italia si contano 1.345 club su 46mila in tutto il mondo.
L’Associazione di servizio fondata nel 1917 a Chicago dall’assicuratore texano Melvin Jones, che ha come motto “We serve”, è riconosciuta dall’Onu che ogni anno dedica al lionismo il Lions Day.
L’associazione Lions (Liberty, intelligence our Nation’s safety), presente in 212 Paesi, con circa 1.450.000 soci, uomini e donne, rappresenta la più grande organizzazione non governativa al mondo per i servizi umanitari, ha come motto “We Serve”, opera perseguendo una mission di rilevante spessore sociale: “servire la comunità, rispondere ai bisogni umanitari, promuovere la pace e favorire la comprensione internazionale”.
L’azione dei Lions non è diretta, come ritiene in maniera del tutto distorta qualcuno disinformato, a fare lobbie ma è diretta al miglioramento delle condizioni di vita dei meno abbienti, intervenendo nel servizio ai non vedenti, nella prevenzione e cura della sordità, per ridurre la povertà e fame nel mondo, incrementare la scolarizzazione, la salvaguardia dell’ambiente, lo studio e la soluzione problematiche sociali, debellare le malattie infantili.
Ed è proprio “La rinascita del service” il tema della 102a Convention Lions. Particolarmente significative sono state, in questo senso, le parole del vice direttore della rivista nazionale Lion, Antonio Laurenzano, secondo il quale negli ultimi anni si è assistito ad un allontanamento dai principi che hanno ispirato Melvin Jones ed a una deriva etico-morale verso un lionismo narcisista ed egocentrico, mentre oggi si avverte la necessità di un lionismo che possa presentare una proposta sociale in grado di intercettare i bisogni della gente, essere interlocutore privilegiato dell’ente locale nella programmazione dell’attività socio-culturale, e nello spirito del codice lionistico diventare opinion leader, se non degli “opinion maker”, dei suscitatori di bisogni che la classe politica dovrebbe poi soddisfare.
Nessuna supplenza istituzionale, ma nemmeno inerzia o latitanza di fronte ai bisogni della comunità. Divenire cioè forza attiva di cambiamento sociale, mettendo al bando il penoso protagonismo di chi si ostina a considerare l’Associazione una passerella per affermare una (dubbia) identità sociale.
La Convention si è conclusa con il passaggio delle consegne tra i Governatori e la nomina del nuovo Presidente Internazionale, Jong-yul Choi, della Repubblica di Corea
(fonte: Sergio Antonuccio, area Comunicazione Lions club di Gela)