Uno scossone che potrebbe rivelarsi fatale per il sindaco Messinese. Uno dei suoi più attivi assessori, il dott. Maurizio Melfa (lavori pubblici e sburocratizzazione), nominato appena tre mesi fa, lo ha mollato, bollando – sindaco e giunta – come "inconsistenti". Un fulmine a ciel sereno? Non proprio, come si può intuire dalla lettera con cui Melfa a comunicato la sua decisione allo stesso Messinese, al segretario generale e alla presidenza del Consiglio comunale. Ecco il testo integrale della lettera, che reca la data di giovedì 15 marzo 2018.
«Io sottoscritto Maurizio Melfa nominato in data 14.12.2017 Assessore ai LL.PP del Comune di Gela ho prima accettato e poi assunto tale impegno, con tutto me stesso, al fine di perseguire il bene della nostra Città.
Fin dall’inizio di tale incarico di responsabilità, ho cercato SINERGIA, COLLABORAZIONE e RAGGIUNGIMENTO DI RISULTATI nell’ambito delle attività a me delegate ma, da subito, sono emerse delle forti criticità nei rapporti con il Sindaco e con parte della Giunta comunale per quanto attiene, in particolare, le questioni trasversali ossia di competenza di più assessorati che, a loro volta, hanno refluenze dirette sulla gestione del singolo Assessorato.
E’ emerso , sempre più incessantemente, un comune denominatore costituito dalla INCONSISTENZA del Sindaco e della Giunta ( incluso me quindi) in relazione alla risoluzione di problematiche gravi e oramai ataviche che attanagliano la citta quali tra le altre:
-disoccupazione ed esodo dei nostri giovani;
-stagnazione economica : Gela sta diventando una città fantasma e di ciò i commercianti hanno il termometro;
-mancata attrazione degli investitori nel nostro territorio in particolare a causa del problema della BUROCRAZIA;
-randagismo e pessima vivibilità in città con situazioni al limite del ridicolo quali, tra gli altri, la chiusura delle mura timolontee ;
-entropia totale nell’organizzazione della macchina comunale, sia a livello amministrativo che politico ,con persistenti rapporti conflittuali con il consiglio comunale e con i dipendenti comunali di ogni grado con i quali, con mio profondo rammarico, non si è mai riuscito a creare un dialogo costruttivo;
-debiti fuori bilancio rimasti un problema mai affrontato e lontano da una qualunque forma di percorso risolutivo anche per effetto di una totale mancanza di un piano di controllo e rilancio dei conti del bilancio comunale che ,oggi, necessiterebbe di soluzioni straordinarie quali: alienazioni, rilancio degli investimenti nell’edilizia per incrementare gli oneri concessori, ottimizzazione della spesa corrente e del recupero delle imposte;
-contenziosi con i cittadini totalmente fuori controllo che hanno come unico effetto un totale senso di impotenza di tutta la macchina amministrativa e che ,soprattutto, hanno l’effetto di creare una voragine, sempre più grossa, nei conti del bilancio comunale;
-gestione politica fallimentare della Ghelas Multiservizi con stato di decozione totale finanche ad essere arrivati a non disporre delle lampadine ( che io stesso ho dovuto comprare) e dell’asfalto per riparare le buche;
-mancate decisioni circa l’assetto prospettico degli uffici comunali in modo da avere un assetto definitivo anche in relazione allo scheletro di via Marsala ;
-mancanza di una programmazione delle attività, concepite alla giornata, senza un metodo e sempre all’insegna dell’emergenza;
-mancata concretizzazione dei progetti e dei lavori inerenti le compensazioni Eni, l’attuazione dell’accordo di programma , l’agenda urbana, Patto per il Sud e l’area di crisi complessa;
-mancanza di dialoghi istituzionali necessari al rilancio di un territorio disastrato quale il nostro;
-assenza totale di autocritica della Giunta Comunale rispetto a propri errori e/o mancati obiettivi raggiunti;
-ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione verso le imprese e i fornitori che sono totalmente abbandonati e devono lesinare per ottenere il risarcimento dei propri diritti;
-mancanza dell’attuazione di un sistema incentivante all’interno del Comune e della valutazione in senso sostanziale delle performance dei dipendenti comunali;
-totale abbandono del mondo degli agricoltori in preda a loro stessi e senza una qualunque forma di egida politica;
-chiusura di strutture sportive e non e opere incompiute in città(stadio, Palacossiga, Palalivatino, Pet Therapy, Palapuglisi, Parcheggio Arena etc).
In particolare, mi ha colpito , nel Sindaco e nel suo Vice ,una totale indifferenza rispetto al problema della sburocratizzazione, a mio avviso, elemento unico e necessario per centrare gli obiettivi tanto che io stesso sono stato bloccato dalla giunta:
-allorquando ho portato, con sacrificio e con forza , in Giunta il piano triennale, addirittura il 23.02.2018 (non succedeva da anni) , ebbene lo stesso è stato bloccato dalla stessa Giunta prima di partire per la missione per Malta;
-allorquando il mio settore aveva predisposto una delibera di una donazione di €.7.500,00 che la mia società voleva fare al Comune di Gela per la riparazione urgente di buche in città, vista la mancanza di risorse disponibili e per dare risposte immediate ai cittadini ; la suddetta iniziativa aveva soprattutto la finalità di uno sprone culturale per inaugurare una nuova stagione di coinvolgimento solidale del privato nei confronti del pubblico stanti le scarse risorse di quest’ultimo.
La consapevolezza sempre più forte è che l’esiguità di risorse pubbliche, oggi, debba essere compensata anche con strumenti previsti dalla legge quali i project financing applicabili alla pubblica illuminazione , al cimitero, alla sede comunale di via Marsala, al Canile , la gestione a terzi di immobili comunali e aree , partnership pubblico privato, iniziative tutte mai materializzate indistintamente da codesta amministrazione.
La vicenda Stadio(come altre) reso inagibile e in stato di abbandono, è la testimonianza di un fallimento della politica di questa amministrazione e di quella degli ultimi decenni ma ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la totale insensibilità della posizione apicale dell’amministrazione comunale rispetto ad un tracollo del calcio gelese , di una società , di un indotto, dei tifosi più o meno affezionati, e ciò mi ha fatto capire quanto fossero distanti i miei modi di percepire la politica rispetto alla loro per quanto attiene la totale mancanza di attenzione rispetto ad una problematica economica e soprattutto sociale quale quella del Gela Calcio con tutti i suoi annessi e connessi.
Per quanto sopra, anche alla luce degli esiti delle recenti elezioni politiche nazionali in cui è emerso con forza il malcontento popolare, sono addivenuto alla decisione irrevocabile di rassegnare le dimissioni da codesta amministrazione con decorrenza immediata. Penso che questa città abbia oggi bisogno, per risolvere le grosse problematiche sopra elencate di cui è vittima e, soprattutto, per trovare un vero possibile rilancio, di una guida apicale che, con una visione globale, non confligga anzi che abbia la capacità di aggregare tutte le forze politiche e non su scala locale , regionale e nazionale che possono incidere nello sviluppo della nostra Città e che possa, innanzitutto, ridisegnare una vera e forte struttura tecnocratica all’interno del Comune improntata ad una sinergia tra le forze tecnico-politiche, alla meritocrazia, alla programmazione e al raggiungimento dei risultati.
Il mio E’ UN ATTO DI DIGNITA E DI AMORE VERSO LA MIA CITTA’, nessuna sfida mi ha mai intimorito, è la consapevolezza che questa Amministrazione , più dura nel tempo e più opportunità farà perdere alla città e, con sommo dispiacere, posso garantire che oggi sono veramente tante e il tempo è tiranno e più passa e più tali opportunità vengono meno.
Mi ero illuso, al momento dell’accettazione dell’incarico, che fosse possibile invertire la rotta e fare qualcosa di buono per la città ma oggi, dopo tre mesi di intenso lavoro e dopo avere dedicato tutto me stesso a questo incarico , mi sono accorto che da Assessore ,anche facendo un buon lavoro, non potrei incidere sulla risoluzione dei problemi più importanti della città e siccome io ho una coscienza e mi voglio sentire responsabile delle mie azioni mi dimetto perché consapevole che fallirei rispetto al mio obiettivo che è rappresentato dalla risoluzione dei problemi atavici della città, dal suo rilancio e, soprattutto, dalla realizzazione di una politica che possa essere apprezzata dai cittadini.
Ringrazio tutti i collaboratori del Team Lavori Pubblici per la fattiva collaborazione , i consiglieri comunali tutti e coloro con cui ho collaborato in questi 3 mesi per la costruttiva condivisione sulle questioni aventi ad oggetto il bene della città, che in loro e in tutti i partner istituzionali ho riscontrato di sovente.
Mi rammarica di dovere lasciare incompleti numerosi percorsi già avviati e di questo mi scuso con i destinatari ma penso che il bene supremo della nostra città mi imponga , per quanto sopra detto, di dissociarmi da questa Amministrazione che, a mio avviso, non sarà in grado di risolvere i problemi sopra esposti della nostra amata Città».
Gela, 15 marzo 2018, firmato dott. Maurizio Melfa.