Fumata bianca, finalmente, a Palazzo di Città.
Dopo quasi due settimane dal verdetto del ballottaggio il cui esito ha visto l'elezione di Lucio Greco a sindaco di Gela ed a distanza di quasi un mese dal primo turno di voto, quello cioè delle preferenze espresse giust'appunto ai consiglieri comunali, la Commissione elettorale ha sciolto ogni riserva, ufficializzando la composizione definitiva del civico consesso.
Il nodo principale era l'assegnazione dei seggi alla maggioranza.
Il dubbio era se tradurre il premio di maggioranza, in un consiglio comunale di 24 componenti, in 15 seggi o 14 seggi. La decisione finale, che avevamo già intuito, è stata quella di assegnare alla coalizione vincente, a sostegno cioè di Lucio Greco eletto Sindaco, ben 15 seggi. Il Presidente della commissione, dott. Lirio Conti, da magistrato qual è, si è rifatto alle fonti giurisprudenziali, allineandosi alla stessa decisione assunta, per gli stessi motivi, dalla Commissione elettorale a Caltanissetta, mentre altrove come a Monreale hanno inteso assegnare “matematicamente” 14 seggi.
In effetti il 60% di 24 consiglieri dà come risultato 14,4. Ma un seggio non si può frazionare. Matematicamente, quando si è in difetto (da 0,1 a 0,4) si riduce allo zero, cioè alla stessa unità e, quindi, nel caso in questione a 14; mentre quando si è in eccesso (da 0,6 a 0,9) si arrotonda all'unità superiore e, quindi, nel caso in questione a 15.
Allora perché scegliere di arrotondare a 15 quando di era in difetto (14,4) e non in eccesso? Perché assegnando 14 seggi percentualmente si traduce in meno del 60%, mentre 15 seggi si traduce oltre il 60% e siccome la norma dice che va assegnato un premio un premio di maggioranza “almeno” pari al 60% (cioè sopra Sì, ma sotto No) si arrotonda comunque a 15 a prescindere se in difetto o in eccesso.
Ciò deciso, è stato assegnato il quindicesimo seggio alla coalizione vincente e nella distribuzione dei seggi interna alla coalizione è scattato il quinto seggio alla lista “Un'altra Gela” e dunque a Romina Morselli. A pagare dazio sono le opposizioni alle quali, oltre al candidato al ballottaggio sconfitto, Giuseppe Spata, cui spetta di diritto un seggio, non vengono più assegnati 9 ma 8 seggi. A venir meno nella distribuzione dei seggi alle coalizioni, di conseguenza, è quello della lista “Avanti Gela”, cioè Sara Cavallo, all'interno della coalizione Spata. Per la Cavallo resta l'ipotesi del ricorso al Tar.
Altro dubbio residuale riguardava l'assegnazione o meno del secondo seggio che taluni attribuivano ai grillini. Come da chi scrive anticipato già all'indomani del voto al primo turno, ne scatta solo uno al M5S perché i seggi alle opposizioni non si assegnano direttamente alle singole liste, ma alle coalizioni prima e alle liste all'interno di esse successivamente. Definita pertanto, la geografia politica del consiglio comunale.
Totò Sammito, Rosario Trainito, Pierpaolo Grisanti, Giuseppe Morselli e Romina Morselli (Un'Altra Gela); Luigi Di Dio, Enzo Cascino e Carlo Romano (Azzurri per Gela); Diego Iaglietti, Davide Sincero e Rosario Faraci (Una Buona Idea); Gaetano Orlando e Alessandra Ascia (Uniti Siamo Gelesi); Giuseppe Guastella e Valeria Caci (Impegno Comune); Gabriele Pellegrino e Toto Scerra (Avanti Gela); Emanuele Alabiso (Lega), Sandra Bennici (Fratelli d'Italia); Totò Incardona (Udc); Vincenzo Casciana (Maurizio Melfa Sindaco); Paola Giudice (Ripartiamo da Zero); Virginia Farruggia (Movimento 5 Stelle) e Giuseppe Spata (di diritto).