La campagna elettorale è esplosa, alzando il livello dello scontro, ma non anche quello dei contenuti e della qualità.
Purtroppo, spiace ammetterlo, non è una novità. Veleni anche se – per fortuna – rimasti confinati solo nei corridoi, hanno accompagnato la vicenda della esclusione da parte della Commissione Elettorale Circondariale e poi riammissione da parte del Tar della lista “Un'Altra Gela” nella coalizione a sostegno del candidato a sindaco Lucio Greco. Lo stesso avvocato gelese, pochi giorni fa, non ha potuto esimersi dall'accettare, volente o nolente, le dimissioni dell'imprenditore Vito Faraci, giusto da Greco indicato nella squadra degli assessori in prima battuta. Faraci ha rassegnato le dimissioni dopo il polverone che si è alzato alla notizia che lo vede chiamato in causa civile dal Comune di Gela per occupazione del suolo pubblico.
Il candidato Melfa non ha fatto in tempo a puntualizzare il significato del termine “spazzatura”, rivolto durante un comizio alla “politica del passato” e non alle persone, per vedersi anche lui costretto, obtorto collo, ad andare in procura per denunciare l'invio di una lettera “fake” che lo coinvolgeva in prima persona nell'accusare di irregolarità la presentazione di alcune liste. Una lettera falsa indirizzata ad altri due candidati a sindaco, ai media, alla Procura ed alle forze dell'ordine. Senza dimenticare l'eclatante diverbio intervenuto in piazza tra il fratello ed il padre di un candidato in consiglio comunale, a seguito di accuse e controaccuse nel frattempo consumatesi nei social.
Un clima incandescente, avvelenato, in cui tutti dovremmo fare un passo indietro, compresi i media e la classe giornalistica, chiamata più che mai in casi del genere a “filtrare” ciò che viene invece letteralmente sbattuto in faccia al lettore, magari enfatizzandolo a prescindere se involontariamente o meno. In un tale contesto, vengono messi in secondo piano, quasi in un angolo, programmi che dovrebbero essere dibattuti ed interrogativi sulla competizione elettorale in atto. Ci sarà più o meno astensionismo rispetto alle scorse elezioni amministrative? Se e chi dei quattro candidati a sindaco, potrebbe farcela al primo turno? Quante liste ambiscono davvero a superare la soglia di sbarramento per partecipare alla distribuzione dei seggi in consiglio comunale? I cittadini elettori sono stati informati sulle novità legislative che entreranno in vigore a partire da questa tornata elettorale? A breve, le urne daranno le risposte.