E' scattato il piano di emergenza generale alla raffineria Eni di Gela per un incendio divampato intorno alle 13,30 negli impianti di distillazione dell'Isola 8.
Non se ne conoscono ancora con certezza le cause. Le fiamme si sarebbero sviluppate altissime pare per l'esplosione di un forno nel processo di distillazione. L'alta colonna di fumo è stata visibile dalla città per quasi un'ora.
Il boato è stato avvertito in tutta la zona industriale mentre il personale dell'indotto che lavorava nella raffineria si è dato alla fuga, raggiungendo le uscite più vicine. Per lo spegnimento del rogo sono state impegnate le squadre della rimessa antincendio dello stabilimento. Non ci sarebbero feriti. La raffineria di Gela, che prima occupava quasi mille dipendenti, ha subito una "riconversione green" abbandonando il trattamento del petrolio per dedicarsi alla produzione di biocarburanti attraverso la lavorazione dell'olio di palma, di rifiuti organici e di oli vegetali esausti.
Nel rispetto dell'accordo di programma siglato con sindacati e istituzioni nel 2014, l'azienda ha ridotto la pianta organica a circa 300 unità. La parte restante è stata trasferita in altre aziende del gruppo o collocata in mobilità finalizzata alla pensione.