«Apprendiamo la notizia che il Sindaco, senza coinvolgere i componenti del Comitato porto del Golfo di Gela che raggruppano le associazioni presenti all'interno dell'area portuale concessionarie da decenni, da parte della regione Siciliana delle concessioni demaniali, abbia firmato un accordo con una Associazione rappresentanti gli industriali, per un progetto di riqualificazione dell'esistente area Portuale del porto rifugio di Gela, l'intenzione a quanto pare, potrebbe essere di privatizzare tutta quell'area ,dando la gestione demaniale del porto rifugio di Gela, verrà presentato un progetto alla regione Siciliana per finanziare l'opera di restyling, Ovviamente il tutto senza essere condiviso con gli operatori portuali , diportisti, pescatori e cittadini».
Scrive così il Comitato del Porto del Golfo di Gela (presidente Massimo Livoti, nel riquadro) in una nota diffusa oggi, a dimostrazione di come l'ennesima scollatura tra amministrazione comunale e parti sociali finisce col danneggiare progetti di sviluppo che meriterebbero il massimo convilgimento
«Tale accordo – scrive ancora il Comitato – non è stato neanche preventivamente portato da parte dell'amministrazione comunale, per essere discusso come ordine del giorno al Gruppo di lavoro porto rifugio, Costituito in comune, iretto dal Presidente del Consiglio Comunale Sammito, dove noi come comitato ne facciamo parte con tutti i consiglieri rappresentanti le forze politiche in città, oltre l’amministrazione Comunale».
«Quindi come al solito non si fa chiarezza, negli accordi sottoscritti all'insaputa di chi rappresenta un comitato, un'associazione, un Gruppo di Lavoro regolarmente costituito, certo forse perché i cittadini meno sappiano meglio é delle vicende messe all'oscuro e che escono nel cilindro all’improvviso».
La nota del Comitato del Porto del golfo di Gela prosegue con un'apertura verso il sindaco: «Speriamo che avremo le giuste risposte su questa vicenda da parte del sindaco Greco, per sapere cose prevede tale accordo quali siano i benefici per l'ente comunale, per gli operatori per i pescatori per i diportisti ma soprattutto per i cittadini».
«Comunque va ricordato – chiude Livoti – che tutto dovrà eventualmente passare al vaglio dei tavoli Regionali della Regione Siciliana l'unica proprietaria della struttura portuale, dal Ministero dell'ambiente e dell’Infrastrutture visto che il porto rifugio di Gela ricade in una area di Sito di interesse nazionale».