Arrestati dalla Polizia su ordine della Procura per furto in gioielleria

Arrestati dalla Polizia su ordine della Procura per furto in gioielleria

Nelle prime ore della mattinata odierna, personale del Commissariato P.S. di Gela e della Squadra Mobile di Caltanissetta ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta della procura della Repubblica di Gela, nei confronti dei sottonotati per i reati di seguito specificati:
misura cautelare della custodia in carcere per:

–  MARTINES Carmelo, nato a Gela, classe 1996, ivi residente, pregiudicato;
misura cautelare della custodia agli arresti domiciliari per:
– RAPISARDA Mirko Salvatore, nato a Gela, classe 1982, ivi residente, pregiudicato;
Indagati
ENTRAMBI
Per il delitto previsto e punito dagli art. 110, 624 c. 1 e 3 e 625 n° 2 c.p., poiché in concorso tra loro sottraevano svariati preziosi alla Gioielleria “G&G GRANVILLANO”, sita a Gela in c.so Vittorio Emanuele;
RAPISARDA Mirko Salvatore per il delitto p. e p. dall’art. 648 c.p., poiché, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquistava, riceveva, od occultava un anello in oro, provento del delitto di furto o ricettazione
L’indagine, tempestivamente avviata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela, è stata svolta da personale del Commissariato P.S. di Gela e della Squadra Mobile di Caltanissetta a seguito del furto avvenuto nelle prime ore del 14 gennaio u.s. presso la gioielleria "G&G” di questo C.so Vittorio Emanuele, all’interno dello storico Palazzo Mattina, allorquando almeno due malviventi, introdottisi nel palazzo, mandavano in frantumi i vetri antisfondamento del portone che adduceva alla gioielleria, quindi sfondavano una delle vetrine espositive, trafugando numerosi gioielli per un valore stimato in circa 40.000 euro.

Nonostante i due indossassero degli ampi giubbotti e dei cappucci, con l’evidente scopo di evitare di essere riconosciuti nei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza a circuito chiuso di cui è dotata la gioielleria depredata, grazie alla paziente disamina dei filmati registrati da altre telecamere, sia del sistema di video sorveglianza cittadino che da video sorveglianze di privati, gli investigatori individuavano l’autovettura utilizzata dai malviventi e ricostruivano gran parte dell’itinerario percorso dagli stessi, comprese le soste, prima e dopo la commissione del furto.

I tabulati telefonici, dai quali si verificavano gli spostamenti dei due indagati in un orario assolutamente inusuale per loro, fra le 03 e le 05 del mattino, in corrispondenza col momento del furto realizzato, ed altri riscontri, permettevano di certificare le responsabilità di RAPISARDA e MARTINES in relazione al grave evento delittuoso.
Per quanto precede, i suddetti Uffici della Polizia di Stato rassegnavano gli esiti dell’indagine svolta alla procura della Repubblica di Gela che avanzava richiesta di misura cautelare al G.I.P. del Tribunale di Gela nei confronti dei prefati, richiesta pienamente accolta.

Pertanto, i suddetti RAPISARDA e MARTINES venivano prelevati dalle loro abitazioni nelle prime ore della mattinata odierna dal predetto personale della Polizia di Stato, quindi, dopo gli adempimenti di rito, il primo veniva associato presso la locale Casa Circondariale, mentre il secondo veniva condotto presso la propria abitazione per ivi rimanere ristretto in regime di arresti domiciliari, così come disposto nel provvedimento cautelare del G.I.P.

(fonte: Procura della Repubblica - Gela)