La Polizia di Niscemi ha sequestrato 80 grammi di cocaina ed operto due arresti. Oltre allo stupefacente, sequestrati anche un tirapugni e oltre mille euro in contanti. La vendita al dettaglio della cocaina avrebbe fruttato circa 8000 euro.
I poliziotti del Commissariato di Niscemi, nel corso di mirati servizi finalizzati al contrasto del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto Scicolone Francesco Davide, trentanovenne, meccanico e Mistretta Giovanni Jonathan, trentacinquenne, lavagista, entrambi gravati da precedenti giudiziari, colti nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Per lo stesso reato hanno, inoltre, denunciato in stato di libertà un ventiduenne disoccupato, anch’egli gravato da precedenti giudiziari. I tre uomini, pusher in trasferta, sono stati controllati sabato sera in via Kennedy dagli agenti della squadra investigativa del Commissariato.
All'esito delle perquisizioni personali, all’interno del borsello a tracolla del Mistretta, è stato trovato un sacchetto contenente 80 grammi di cocaina e la somma di 85 euro. Dalle successive perquisizioni, nell’abitazione di Scicolone, è stata trovata la somma in contanti di 950 euro, sequestrata in quanto presunto provento dell'attività di spaccio, e all’interno dell’auto dello stesso un tirapugni in metallo.
Con la quantità di cocaina sequestrata si possono confezionare circa 400 dosi per un valore di mercato di circa 8000 euro. Al termine dell'attività di polizia giudiziaria Scicolone e Mistretta sono stati arrestati e il ventiduenne denunciato in stato di libertà. Lo Scicolone è stato, inoltre, denunciato per porto abusivo in luogo pubblico di oggetti atti a offendere. Dopo le formalità di rito, su disposizione del P.M. presso la Procura della Repubblica di Gela, Scicolone è stato condotto agli arresti domiciliari e Mistretta presso il carcere di Gela, entrambi a disposizione dell’A.G. -