Tutti in via Venezia, lo shopping lascia il centro storico

Tutti in via Venezia, lo shopping lascia il centro storico

Quali conseguenze comporta il passaggio rapido da una economia cittadina legata prevalentemente ad una grande fabbrica (chimica, raffinazione petrolio ecc.) ad una economia legata al commercio ed al terziario?

Prendiamo in considerazione Gela, una comunità del sud, settantamila abitanti, ubicata sulla costa, dove il centro storico si è impoverito, e la Via Venezia, l’anello esterno di attraversamento della città, ospita il commercio 

Il passaggio rapido da un'economia basata sull'industria pesante, come la chimica o la raffinazione del petrolio, a un'economia orientata al commercio e ai servizi terziari può avere conseguenze sia positive che negative. Ecco alcuni possibili impatti:

CONSEGUENZE POSITIVE

1. Diversificazione economica: Passare a un'economia basata sul commercio e sui servizi terziari può ridurre la dipendenza da una singola industria, rendendo l'economia più resiliente alle fluttuazioni del mercato globale.

2. Crescita del settore turistico: Le comunità costiere spesso attraggono turisti per il loro ambiente naturale e le attività ricreative. Un'economia orientata al commercio e ai servizi terziari potrebbe favorire lo sviluppo del settore turistico, portando a una maggiore crescita economica e creazione di posti di lavoro.

3. Innovazione e creatività: I settori del commercio e dei servizi terziari richiedono spesso innovazione e creatività per avere successo. Questo potrebbe stimolare l'imprenditorialità locale e portare alla creazione di nuove imprese e opportunità lavorative.

4. Miglioramento della qualità della vita: Con una maggiore diversificazione economica e una crescente attenzione al commercio e ai servizi, potrebbero emergere nuove opportunità di sviluppo sociale e culturale, migliorando complessivamente la qualità della vita 

nella comunità.

CONSEGUENZE NEGATIVE

1. Perdita di posti di lavoro: Il passaggio dall'industria pesante al commercio e ai servizi potrebbe comportare la chiusura di fabbriche e la perdita di posti di lavoro nel settore manifatturiero, con conseguenze negative per i lavoratori e le loro famiglie.

2. Diminuzione dei salari: I lavori nel settore commerciale e dei servizi terziari potrebbero essere pagati meno rispetto ai lavori nell'industria pesante, il che potrebbe portare a una riduzione dei redditi per molti lavoratori.

3. Rischio di sottoccupazione: In alcuni casi, il settore dei servizi potrebbe non essere in grado di assorbire tutti i lavoratori precedentemente impiegati nell'industria pesante, portando a problemi di sottoccupazione o disoccupazione strutturale.

4. Impatto ambientale: Anche se l'industria pesante può avere un impatto significativo sull'ambiente, il settore del commercio e dei servizi terziari può anch'esso contribuire all'inquinamento e ad altri problemi ambientali, specialmente se non viene gestito in modo sostenibile.

È importante gestire attentamente questa transizione per massimizzare i benefici e mitigare gli effetti negativi sulle persone e sull'ambiente. Quali questioni meritano un’attenzione?

1. Assenza di produttori locali: se l'economia si sposta verso il commercio di prodotti confezionati provenienti da altre regioni o paesi, anziché da produttori locali, ci potrebbe essere un impatto negativo sull'economia locale. Questo potrebbe comportare la perdita di posti di lavoro nelle industrie locali e una diminuzione del reddito generato all'interno della comunità.

2. Trasferimento dell'area commerciale: Il trasferimento delle attività commerciali dal centro storico alle periferie può avere diverse conseguenze negative. Questo potrebbe portare al declino del centro storico, con negozi chiusi e ridotta attività economica, causando anche problemi di disoccupazione e degrado urbano. Inoltre, se le periferie non sono ben servite da trasporti e infrastrutture, potrebbe essere difficile per i residenti accedere ai servizi commerciali, creando disagi e limitando le opportunità di acquisto.

3. Infrastrutture e trasporti: L'assenza di trasporti e infrastrutture adeguati nelle periferie può limitare l'accesso dei residenti ai centri commerciali e ai servizi terziari. Questo potrebbe creare isolamento sociale ed economico per alcuni settori della popolazione, soprattutto per coloro che dipendono dai trasporti pubblici per gli spostamenti.

In generale, queste considerazioni aggiuntive evidenziano ulteriormente le sfide e le potenziali conseguenze negative di una rapida transizione da un'economia basata sull'industria pesante a un'economia orientata al commercio e ai servizi terziari, specialmente per una comunità di dimensioni medie. È fondamentale che i decisori politici e gli attori economici considerino attentamente questi fattori e adottino misure per mitigare gli impatti negativi, promuovendo nel contempo una crescita economica sostenibile e inclusiva. L’approssimarsi delle consultazioni amministrative ci diranno se i partiti ed i movimenti che scendono in campo, si misureranno su sull’assetto urbanistico e sulle infrastrutture, a servizio del terziario.