L’altro Ferragosto, quello più proletario, lontano dai riflettori, dalle cene sontuose e dai brindisi fuori ordinanza.
Più semplicemente una reunion tra amici accomunati dalla passione per la musica, prodotta in un’amena casa di campagna, con anfitrione la famiglia di Orazio Moscato, a Manfria. Questa l’antivigilia del ferragosto per una ventina di persone, singole o in coppia, che hanno voluto onorare la gradita ospitalità dei coniugi Moscato, Orazio e la signora Maria.
Folta la rappresentanza di musicisti, tutti gelesi, di vecchia, nuova e futura generazione, come il piccolo Giulio Moscato, nipote di Orazio, chitarrista di appena 11 anni, e del fratello Orazio junior, batterista di 15.
Ospiti d’eccezione, don Giorgio Cilindrello, parroco alla San Sebastiano, dove sta facendo un gran lavoro con i giovani di quel quartiere (ha cantato un paio di canzoni), Daniele Tignino, dj di successo e co-fondatore dei Ti.Pi.Cal, Filippo Solito (rinomato batterista) e Totò Pagnotta (bassista di gran livello).
Nel corso della serata si sono aggiunti i fratelli Mammano, Isaia (basso e voce) e Ruben (batteria). Rocco Mammano è stato, diciamo così, il direttore artistico della serata.
Musica di vario genere, dagli anni ’60 ai tempi d’oggi come colonna sonora della serata.
Nella foto si riconoscono: Daniele Tignino, Enzo Tabone, Rocco Mammano, Don Giorgio Cilindrello, Nuccio Caruso, Filippo Solito, Totò Pagnotta, Saverio Bunetto, Dario Moscato, Totò La Cognata, Giulio Moscato, Orazio Moscato junior, Orazio Moscato senior, Francesco Quattrocchi, Gaetano Fasciana e Francesco Mammano. Nel riquadro, Isaia e Ruben Mammano, rispettivamente alla batteria e al basso.