Il progetto Argo Cassiopea inizia finalmente a prendere corpo ed a concretizzarsi.
Ne sono certi nel comunicarlo alla città, nel corso di un'apposita conferenza stampa tenutasi martedì 7 settembre, il sindaco Lucio Greco ed il vicesindaco, nonché assessore allo sviluppo economico, Terenziano Di Stefano, coadiuvati nell'occasione dal dirigente allo sviluppo economico, arch. Emanuele Tuccio, che ha seguito tutto il complesso procedimento tecnico fino ad arrivare ai pareri positivi e alla firma. Eni aveva inoltrato la sua documentazione tra febbraio e marzo, ma mancavano alcune integrazioni che sono state completate in questi giorni.
Insomma, ora i pareri ci sarebbero tutti, sia da Roma che da Palermo, inclusi quelli della Lipu in qualità di gestore della Riserva Biviere per la parte dell’impatto ambientale. Quindi, a distanza di sette anni da quel protocollo, si sbloccherebbe un investimento di quasi un miliardo di euro che, a sua volta, sbloccherebbe anche gran parte dei trentadue milioni di euro di compensazioni legata, per l'appunto, all’avvio dei lavori.
«Oggi è una giornata storica – ha esordito l'assessore Di Stefano– perché diamo il lascia passare ad un progetto importantissimo di sviluppo del territorio, con l'emanazione non di un semplice provvedimento degli uffici del Suap, ma del parere per eccellenza. Abbiamo rispettato anche l'aspetto ambientale e non è cosa di poco conto rispetto a politiche del passato. Dentro ci sono tutta una serie di prescrizioni, che preferisco chiamare compensazioni per il territorio, perché in ciò poi sostanzialmente e nella concretezza si traducono.
Da quando Eni - ha continuato il vicesindaco - ha presentato la documentazione, siamo stati sollecitati, criticati e persino attaccati, ma abbiamo sempre provato a spiegare che non era un provvedimento semplice da portare avanti e non potevamo permetterci di commettere errori che avremmo pagato pesantemente. Lo abbiamo fatto in pochi mesi, lavorando fianco a fianco con il dirigente Tuccio. Non lo nascondo, gli scontri non sono mancati, ma alla fine ha avuto ragione su tutto e le interlocuzioni con la Regione e realtà locali come la Lipu hanno dato il loro frutto. Molti erano scettici, ma oggi - ha concluso Di Stefano - siamo qui a dire che Argo - Cassiopea non solo sarà realtà, ma lo farà strizzando l’occhio all’ambiente».
L’arch. Tuccio, nel prendere la parola, ha premesso che si è cercato di coniugare le aspettative di carattere economico, imprenditoriale ed occupazionale dirette ad una nuova fase di sviluppo economico, con l'esigenza ritenuta altrettanto primaria di tutela dell'ambiente: «nello specifico il provvedimento che andiamo ad esitare - ha precisato l'arch. Tuccio - è il numero 36 del 7 settembre e segue di qualche giorno la pubblicazione in gazzetta ufficiale a cura di Eni dell'estratto del decreto ministeriale del 2019, che sostanzialmente libera il procedimento ai fini della sua attuazione».
Una vicenda, lo ricordiamo, che inizia nel 2014 e che si trascina fino alla proroga ministeriale del dicembre 2019: «nel lavorarci – ha proseguito il dirigente – ci siamo accorti che mancavano alcune prescrizioni benché risolvibili, ma l'assenza più importante era quella del parere obbligatorio, anche se non vincolante, del gestore del biviere, nella persona di Emilio Giudice per conto della Lipu e che ringraziamo per la disponibilità nello stabilire, andando oltre l'estensione del parere a cui ha provveduto a luglio, una interlocuzione che vogliamo reiterare anche nei mesi a seguire».
Lo stesso Giudice ha esitato favorevolmente il parere condizionandolo col il rispetto di alcune prescrizioni, ma «pur recependolo nel merito tali prescrizioni, non abbiamo associato alle stesse – ha sottolineato Tuccio - un carattere vincolante ai fini dell'avvio dei lavori. Altro vulnus di cui ci siamo accorti verteva l'obbligo a carico di Eni della pubblicazione dell'estratto del provvedimento ministeriale del 2019, obbligo che costituisce parte integrante e necessaria dell'iter e che è stato espletato, come sopra anticipato, il 4 settembre scorso. Ciò ci permette oggi – ha concluso il dirigente allo sviluppo economico – di esitare un provvedimento che prevede altri aspetti, chiamati precedentemente dell'assessore Di Stefano, compensazioni, ossia interventi accessori a quello principale e che riguarda una prima parte, iniziale, del più complesso progetto argo-cassiopea».
Non nasconde la sua soddisfazione nel concludere gli interventi, il primo cittadino, Lucio Greco: «in un mese di settembre ricco di novità, possiamo affermare con assoluta serenità - osserva il Sindaco di Gela – di aver avviato in città una vera e concreta rivoluzione economica, industriale e occupazionale del territorio. Ricordo a me stesso che l'Argo – Cassiopea rappresenta il progetto più importante, con un importo di quasi un miliardo di euro, del protocollo d’intesa siglato nel 2014 dal Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Regione siciliana, dal comune di Gela, da Eni spa e Confindustria. Oggi, con questo parere favorevole, possiamo dire che i lavori possono partire. Questa notizia segue quella appena comunicata del decreto ministeriale che eleva la portualità di Gela a rango nazionale.
Gela assurge ad uno dei due poli energetici a livello nazionale, con l’inserimento del Porto Rifugio e del Porto Isola all’interno dell’Autorità di sistema portuale del Mare della Sicilia Occidentale. Nonostante la crisi, nonostante la pandemia, nonostante le difficoltà nell'avvalersi di risorse umane non adeguate nel numero presso i vari uffici, stiamo lavorando alacremente – ha ulteriormente puntualizzato - facendo ripartire l’occupazione e l’economia non solo della città, ma di tutto l’hinterland, con cantieri che garantiranno lavoro per diversi anni. Inoltre, da qui a breve inaugureremo anche GelaLab, con un incubatore e progettualità innovativa ben organizzata ed attrezzata, accompagnati da strumenti all'avanguardia.
Abbiamo, altresì, consegnato la struttura in cui nascerà uno dei banchi alimentari più grandi della Sicilia. Quanto fatto in questi due anni – ha continuato con fierezza - non ha precedenti ed unitamente alla programmazione strategica che abbiamo messo in campo sin dal nostro insediamento, ci fa dire senza timore di essere smentiti, di aver messo in campo una rivoluzione a tutti gli effetti, come poc'anzi affermato. Ora dobbiamo continuare al lavorare con questo impegno, fiduciosi di aver imboccato la giusta strada per rilanciare l’economia del territorio. Non sono uno che le manda a dire quando ho da redarguire o fare rimostranze, ma oggi – ha concluso - debbo complimentarmi col dirigente al ramo, per cui onore al merito all’arch. Tuccio per il lavoro di tutto pregio che ha svolto, per un parere impegnativo, articolato e complesso, il cui iter è stato perfezionato peraltro in tempi relativamente brevi».
Sul versante sindacale la notizia viene accolta con cautela e prudenza, tutt’altro che immotivate considerata l’esperienza degli ultimi decenni: «con l’avvio dei cantieri del progetto Argo-Cassiopea di Eni – ci ha risposto l’esponente della Uil, Maurizio Castania, da noi contattato per commentare a caldo la notizia - si concretizzerebbe certamente uno dei punti più qualificanti del protocollo del 2014 ed è sempre bene ricordarlo, visto che sono già passati sette anni.
E’ anche vero che nel cronoprogramma questa autorizzazione sarebbe dovuta arrivare già a luglio. In questi sette anni abbiamo dovuto assistere a ritardi che si sono accavallati ad altri e ciò a Gela significa prestare il fianco sul piano occupazionale. Oggi – ha proseguito - apprendiamo positivamente la notizia e la accogliamo con fiducia, ma riserviamo l'ottimismo ad una fase successiva. Anzi, a breve ne capiremo di più circa lo stato dell'arte, in occasione del tavolo tecnico fissato con Enimed, a seguito del quale potremo cominciare ad operare i nostri approfondimenti ed a fare le nostre valutazioni. Il nostro obiettivo rimane sempre quello di rispettare i termini previsti per l'avio dei lavori.
Dopo la costruzione della bioraffineria – ha rimarcato Castania - questo è l'unico grande progetto rimasto e rappresenta una boccata d'ossigeno soprattutto per l'indotto edile. Si inizierà infatti con gli edili per poi proseguire come di norma con metalmeccanici ed elettrostrumentali. Il nostro augurio è che questo provvedimento cali il sipario delle manfrine e delle pastoie burocratiche che hanno ulteriormente penalizzato il territorio – ha concluso - in anni già difficili, per lo più aggravati recentemente dalla pandemia».