Inaugurato ad inizio settimana l'hub vaccinale al Palacossiga di Gela.
Il Presidente della regione siciliana Nello Musumeci, in isolamento, non ha potuto partecipare all'inaugurazione ufficiale che si è svolta in serata, sebbene l'hub fosse già operativo sin dalle 9:00 del mattino. A partire da lunedì scorso, quindi, tutti i vaccini programmati all'ex mattatoio e all'ospedale Vittorio Emanuele III vengono effettuati all'hub in contrada Marchitello. Le persone interessate e già prenotate hanno già ricevuto la dovuta comunicazione di correzione della sede da parte dell'Asp. Il programma è quello di somministrare inizialmente circa 1000 vaccini al giorno, mirando ad entrare velocemente a pieno regime, con l'obiettivo di 1500 vaccini al giorno, mentre aumenterà anche il personale medico, infermieristico e sanitario.
Intanto, l'amministrazione comunale di concerto con l'Ast, al fine di andare incontro a chi non ha la possibilità di raggiungere il Palacossiga con il proprio mezzo, ha istituito un servizio di bus navetta che parte dalla stazione e attraversa tutta la città fino a Macchitella (linea 1) per entrare poi nel quartiere Marchitello con fermata che sarà proprio davanti all'hub. Le corse saranno ogni 20 minuti, dalle 6.20 del mattino, fino alle 21 di sera. L'ingresso non è quello ordinario del palazzetto, ma nella parte retrostante della struttura. Ampio il parcheggio, sia dentro che fuori la struttura.
Secondo le norme regionali, ci si vaccina se prenotati. L'open day, infatti, sarà riservato a tutte le persone dai 60 ai 79 anni che, senza prenotazione, potranno essere vaccinate con Astrazeneca e/o Johnson&Johnson. Chi ha il codice di esenzione rilasciato dagli uffici Asp di Via Parioli e relativo alle patologie rientranti nella categoria delle persone fragili, ma non ancora caricato nella tessera sanitaria regionale e che, quindi, non riesce ad andare avanti nella procedura di prenotazione, può recarsi all'hub munito del codice di esenzione e verrà prenotato dalla apposita postazione. Il giorno della prenotazione dovrà recarsi all'hub munito del codice di esenzione per usufruire del vaccino Pfizer o Moderna, previo colloquio con il personale medico preposto.
«Tutto è stato pensato nei minimi particolari – ha affermato il sindaco Lucio Greco – per rendere l'entrata, l'attesa e la permanenza all'hub, le più comode possibili, al fine di evitare problemi e disagi di qualunque natura. Da qui ripartiamo e si rinasce – ha proseguito – e l'amministrazione comunale, nelle ultime settimane, ha provveduto alla pulizia e alla riqualificazione di tutta l'area, al ripristino dell'illuminazione pubblica (anche sulle strade limitrofe) e a fare tutto quanto era di sua competenza per accelerare l'apertura del centro vaccinale. Anche le associazioni di volontariato e la protezione civile sono all'opera da tempo e ci aiuteranno nello svolgimento delle operazioni. Non ci resta, dunque, che invitare tutta la popolazione – ha concluso – ad aderire alla campagna vaccinale, secondo le direttive emanate dalla Regione».
Certo, definirla giornata storica potrebbe apparire esagerato, parimenti non ha tutti i torti chi ha ricordato che non ci si può esaltare per un qualcosa che arriva a maggio inoltrato e, dunque, con un deciso ritardo. Era ora, insomma. Però nell'approcciarsi alla struttura si avverte già qualcosa di diverso nell'organizzazione, a partire dall'accoglienza. Per chi ha visto le condizioni di completo abbandono del PalaCossiga, nell'entrare e vedere tanta pulizia, ordine e persino un corredo floreale, in mezzo ad ampi spazi, incombe un forte di senso di agiatezza. Un qualcosa, evidentemente, a cui non siamo abituati ed esempio di come le buone pratiche, cosiddette "best practices", possono essere di casa anche a Gela.
Una buona organizzazione, anche sul piano logistico, un ordine procedurale, tempi di attesa nei limiti dell'orario di prenotazione, anamnesi e vaccinazione senza assembramenti, con distanziamento ed in cui addirittura, circostanza inusuale per dirla tutta, viene rispettata pure la privacy. “Non sembriamo neanche a Gela”, più di qualcuno ha commentato, semplicemente perchè ciò che altrove è assolutamente "normale" e "dovuto" ai cittadini sovrani, dalle nostre parti diventa invece un qualcosa di assolutamente straordinario ed eccezionale. La speranza è che il cittadino si abitui a servizi di questo tipo e li pretenda sempre più convintamente nel futuro, accanto alla speranza di non rivedere destinata all'oblio una così bella struttura, recuperata per l'occasione.
Da lunedì, in conclusione, è iniziata l’impennata nella vaccinazione, concomitante e contestuale al passaggio in zona gialla, dall’arancione in cui ci siamo ritrovati per un paio di giorni, dopo mesi di “rosso”. Ciò non vuol dire “libera tutti”. Le regole vanno rispettate, anche l’ordinanza sindacale “antimovida” che non è stata revocata ed è ancora perfettamente in vigore, con divieto di ingresso nei parchi, ville e quant’altro, nonché il divieto di assembramento in tutta una serie luoghi e vie cittadine, con pericolo concreto di multe, anche salate in caso di controlli.