Si presenta oggi a Riesi (ore 20), presso la sede della Cgil, in via Principe Umberto 21, il libro di Giuseppe Calascibetta (nella foto) "Resistenti". Si tratta di una pubblicazione che racconta la storia della seconda guerra mondiale che ha come sottotitolo "storie di antifascisti, partigiani e deportati di Riesi”, quindi un saggio storico promosso dal Comune di Riesi e dalla sezione provinciale Anpi (Associazione nazionale Partigiani d'Italia).
Il progetto editoriale ha avuto inizio nel 2008, grazie all’impegno del prof Rosario Riggio e che adesso trova attuazione con la presentazione di stasera del volume presso. Ci saranno il sindaco della città, Salvatore Chiantia, il segretario provinciale Cgil, Ignazio Giudice, il segretario cittadino della stessa organzzazione sindacale, di Filippo Marino e Attilio Gerbino, curatore della mostra artistica dal titolo: “Riesistenti”.
Un percorso artistico culturale che viene riproposto per fare conoscere più da vicino i volti e le storie che ruotano attorno alla resistenza, all’antifascismo e alle storie dei deportati nei campi di prigionia. Tra queste, quella del famoso artista riesino Filippo Scroppo, che è stato un partigiano, intellettuale antifascista e in affermato artista a livello internazionale; le cui opere sono esposte nei principali musei nazionali. Oppure la storia della prima e unica staffetta partigiana riesina, Antonia Lepore, una donna che ha aiutato in prima linea i partigiani. Una storia, tante storie di riesini che si sono distinti nella della seconda guerra mondiale ripescate attraverso diari, racconti, testimonianze, foto e documenti ufficiali, per dare dignità e valore alle loro storie.
Giuseppe Calascibetta spiega: “Il valore della memoria nasce dall'esigenza di ascoltare, vivere ed emozionasi con le storie del nostro interlocutore. Trascrivere la sua memoria, serve a farla affiorare dal buio del passato dove è immersa.Scrivere la memoria privata di ogni uomo e donna che ha vissuto una determinata epoca, serve a dare maggiore valore alla storia stessa, renderla piu emozionale ed empatica al lettore.La storia non è fatta solo di date, luoghi e fatti da ricordare a memoria, ma di esperienze, scelte giuste o sbagliate che siano che costruiscono il nostro humus culturale e che ci guida nelle nostre scelte di di vita” .
Chi è Giuseppe Giancarlo Calascibetta. Nasce a Mazzarino. Appassionato di storia locale, pubblica il suo primo libro nel 2011 dal titolo: La Miniera Trabia Tallarita, storie e lotte degli zolfatari. Il manoscritto viene presentato a Riesi, Sommatino, Mazzarino, Genova e Bergamo. L’anno successivo pubblica il libro: La Parrocchia di San Giovanni Bosco, 50 anni di storia. Alcuni anni dopo, scopre la passione per la fotografia grazie al fotografo Giò Calascibetta; nel 2014 vince il concorso fotografico “Valorizziamo il territorio nisseno” sezione “Gastronomia” organizzato dal Rotary Club Caltanissetta. Nel mese di Dicembre del 2015 realizza la sua prima mostra fotografica di ritratti ambientali “Diem” a Riesi e Caltanissetta. Nello stesso anno le sue foto vengono pubblicate nei libri: La Storia della Chiesa di San Giuseppe di Giuseppe Testa; I caduti della grande Guerra nell'attuale provincia di Caltanissetta di Antonio Vitellaro e Settimana Santa a Riesi a cura di Don Pino Giuliana. Nel 2016 frequenta il “Corso di Fotografia digitale con riferimenti alla Fotografia di Architettura” tenuto da Pippo Nicoletti, fotografo della Soprintendenza dei Beni Culturali di Caltanissetta. Nel mese di Aprile del 2017, la Pro Loco di Caltanissetta pubblica una sua foto nella guida turistica dedicata alla Settimana Santa nella Provincia di Caltanissetta. Nel 2018 frequenta il corso di fotografia creativa “Fare la fotografia” a Caltanissetta tenuta dal fotografo Giovanni Ruvolo. Il quotidiano La Sicilia ha pubblicato le sue foto sui paesaggi siciliani nei calendari: La Sicilia 2016, 2017, 2018 edizione Caltanissetta e Catania. Nel mese di luglio del 2018 partecipa alla Giornata del Rifugiato organizzato dall’Associazione I Girasoli con il reportage fotografico “Migrare non è un reato” insieme al fotografo Gaetano Giambusso curato dal prof Attilio Gerbino. Un racconto attraverso immagini sulla storia dei rifugiati politici abitanti a Riesi. Nel mese di Dicembre dello stesso anno, realizza una serie di fotografie alle opere artistiche dello scultore Onofrio La Leggia, che vengono pubblicate nella carpetta illustrativa della mostra: “Donna, fascino mediterraneo" di Onofrio La Leggia, realizzata a Gela. È referente dell’Anpi di Riesi sezione Gaetano Butera dal 2015.