Non è più rinviabile l’ammodernamento e la costruzioni di nuove infrastrutture a Gela, una città che sta pagando un prezzo altissimo per il suo isolamento per mare, terra, e per aria.
Le opere potranno far fare un salto di qualità importante all’economia di Gela e del Libero Consorzio di Caltanissetta.
Le imminenti elezioni ripropongo gli stessi personaggi da trenta anni, la cosa ci preoccupa. Stessi personaggi significa non cambiare nulla e peggiorare ulteriormente la situazione in un contesto delicato, arretrato e sottosviluppato come quello gelese.
Le opere infrastrutturali potrebbero essere realizzate in piena sinergia con le iniziative statali come il Ponte di Messina, consentirebbero al Libero Consorzio di Caltanissetta di fare un grande salto di qualità negli spostamenti interni di persone e merci.
Il Ministero dei Trasporti ha programmato sia opere stradali sia ferroviarie che, associate al Ponte sullo Stretto, permetteranno all’Isola di avere una viabilità finalmente moderna, efficiente, efficace e pienamente connessa col resto del Paese e d’Europa, occorre una politica che capisca e si batti per portare a Gela queste opportunità. Ci sono tutte le basi per lanciare una nuova stagione per le infrastrutture siciliane che Gela non se li faccia sfuggire anche questa opportunità.
dott. Francesco Agati