«Se tornassi adolescente mi iscriverei senza dubbio al Liceo Scientifico sportivo. Io mi auguro che questo indirizzo scolastico serva per tenere accesi i riflettori della politica sullo sport e che a Gela si riesca a creare una pista di atletica leggera.
A voi ragazzi consiglio di studiare e non rinunciare ai vostri sogni e di mettercela tutta. Il mio sogno è vincere una medaglia d'oro e magari tornando a Gela di trovare la pista di atletica leggera». Lo ha detto Monica Contrafatto (nella foto), che mercoledì scorso ha incontrato gli studenti e i docenti della 1 A del Liceo scientifico sportivo “Eschilo” diretto da Maurizio Tedesco.
Sulla piattaforma Zoom si è svolto un dialogo a 360 gradi con la campionessa gelese, reduce dalla seconda medaglia di bronzo conquistata lo scorso settembre ai Giochi paralimpici di Tokyo nei cento metri. Monica Contrafatto ha risposto a tutte le domande poste dagli studenti ripercorrendo la sua vita dai ricordi dell'adolescenza, all'esperienza in Afghanistan, ai successi sportivi tra Rio 2016 e Tokyo 2020.
«Da piccola – ha raccontato – non stavo mai a casa, mi dividevo tra scuola e palestra. L’esperienza dell’Afghanistan mi ha insegnato che bisogna guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, dopo l’incidente vidi le paralimpiadi di Londra 2012 e il bicchiere mezzo pieno si riempii del tutto: decisi di mettermi in gioco, per vincere anche in una cosa che non mi piaceva fare. Così è stato con l’atletica".
All’istituto Eschilo è stata realizzata una pittura sulla porta dell'aula della 1ª/A che raffigura proprio l’atleta gelese con la bandiera tricolore, un omaggio alle donne che si sono distinte grazie al loro coraggio nella battaglia per i diritti. «Dopo Tokyo, questo è il regalo più bello che potessi ricevere – ha dichiarato la campionessa, mai nessuno aveva fatto prima d’ora qualcosa così per me".
«Lo sport aiuterà i nostri ragazzi ad affrontare le sfide della vita – ha detto il dirigente scolastico Tedesco – e le parole di Monica Contrafatto lo sottolineano. La sua storia è caratterizzata da dedizione, passione e sacrificio, i nostri ragazzi hanno colto la profondità della sua testimonianza».
Il video dell'incontro sarà pubblicato nei prossimi giorni sul canale youtube dell'istituto Eschilo Gela