Esprimiamo soddisfazione per la firma del decreto che istituisce le due Zes in Sicilia; le Zone economiche speciali per la Sicilia rappresentano un momento di svolta per l'economia, per il mondo imprenditoriale e per l’occupazione, pertanto – afferma il presidente di Confeuropa Imprese Italia Giuseppe Alizzio (nella foto), unitamente a Confeuropa imprese Sicilia – auguriamo che lo strumento possa attrarre nuovi investimenti per dare ossigeno alla nostra economia, per superare l'attuale momento di crisi determinato dalla pandemia da Covid 19, rilanciare e riqualificare il territorio e fare leva ai ritardi accumulati negli ultimi venti anni da questa terra per scelte approssimative o per assenza di strategie».
«La crisi causata dalla Pandemia Covid 19 – prosegue il presidente Alizzio- avrà l’effetto di diminuire la dipendenza della Cina, come fabbrica del mondo. Un’occasione di svolta per l’economia e il mondo produttivo della nostra terra. Zone economiche speciali sono state create in diversi Paesi del mondo tra i quali Cina, India, Giordania, Polonia, Kazakistan, Filippine, Corea del Nord e Russia. Le zone economiche speciali vengono solitamente create per attrarre maggiori investimenti stranieri. I benefici economici sono previsti dal decreto legge Mezzogiorno n. 91/2017: incentivi fiscali, crediti d’imposta, semplificazione e coesione perché il territorio possa trovare la giusta quadra per lavorare insieme e far diventare la Zes della Sicilia di grande appeal anche nei confronti delle altre Zes italiane, diventando maggiormente attrattiva per gli investimenti nazionali e internazionali».
«UniCredit ha reso noto di aver messo a disposizione un plafond di un miliardo di euro a favore delle imprese che vogliono investire nelle Zes siciliane, per tutte quelle iniziative imprenditoriali che possono fornire un contributo significativo alla crescita economica della Sicilia. Adesso bisogna far partire tutte le iniziative, entrare nella fase operativa che dovrà rendere concreta questa straordinaria opportunità per le imprese che ricadono nel territorio delimitato».
«All’interno del provvedimento – ribadisce il presidente Alizzio – c’è un consistente regime di semplificazioni che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni. In questo modo potremo prevedere anche l’accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate. Noi di Confeuropa imprese Italia, associazione di rappresentanza di piccole e medie imprese, puntiamo allo sviluppo organizzativo del modello di rete di Internazionalizzazione, che promuoviamo costantemente attraverso azioni di sviluppo della progettualità di rete (In tal senso è in itinere un progetto che abbraccia diversi stati dell’Europa Est e la Sicilia, ponendo il nostro territorio al centro del Mediterraneo).
Chiediamo – conclude il presidente Alizzio- che venga istituito un tavolo di concertazione fra istituzioni, associazioni rappresentative, Università, mondo produttivo e del lavoro, per raggiungere insieme l’obiettivo auspicato».
(Confeuropa Imprese Italia)