Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una nota dal Movimento delle Api a firma del fondatore Emilio Manaò( nel riquadro della foto).
Ci viene chiesto di pubblicare la nota e di fare chiarezza sulla paternità della denominazione del Movimento delle “Api” sostenendo la non esistenza a Gela di alcun movimento nominabile come “Le Api”, e che quindi “nessun circolo del movimento con questo nome è presente in questa città e che nessuna posizione è stata presa contro la giunta Greco”.
Insomma, ci troviamo nel bel mezzo di una guerra non annunciata tra due movimenti di netta matrice politica che si contendono la denominazione “Le Api”.
Manaò aggiunge: «Qualcuno sta facendo confusione con la nostra realtà, nata ben prima della brutta copia di “Unità Siciliana”, che vuole entrare in casa nostra senza chiedere permesso, creando appositamente destabilizzazione tra simboli elettorali in maniera palese e nel modo che venga ingenerata confusione nell’elettorato».
E aggiunge: «Abbiamo tra l’altro diffidato da tempo ed anche sul nascere i signori in questione e li abbiamo segnalati anche agli organi competenti, facendo ben presente la situazione di questo seducente Movimento Le Api, che il quotidiano ha richiamato anche nel titolo. Non solo nulla a che vedere con il nostro Movimento Le Api, ma questo Movimento ha anche parzialmente preso ispirazione dal nostro simbolo».
Emilio Manaò, che si qualifica come “Fondatore del Movimento delle Api” prende di mira l’architetto Francesco Salinitro, che dell’altro Movimento (esatta definizione “Unità Siciliana - Le Api Golfo di Gela”, che disconosce come appartenente al suo movimento.
«Noi siamo aperti al dialogo – scrive Manaò – e quando vorremo giudicare un’amministrazione lo faremo con dati alla mano ed attraverso i nostri contatti su Gela che verranno comunicati presto. Posto ciò – chiude la nota – si rinnova apertamente la diffida, ricordando che nessuna autorizzazione hanno a richiamarsi al Movimento delle Api. Se vogliono esporsi lo facciano con il loro nome reale, che è Unità Siciliana, che nulla ha a che fare con il Movimento delle Api».
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