Il Movimento Polo Oncologico di Gela esprime il suo rammarico nei confronti delle Politiche di Gela che in tutti questi anni non hanno saputo valorizzare le conquiste fatte da Crocifisso Moscato e dal Movimento, ora Associazione.
La stessa durante il Governo Cuffaro ha saputo ottenere con un finanziamento, collegato all’innovazione tecnologica, una rete Oncologica a Gela allora inesistente. Il corso della storia che ha visto l’accordo di programma controfirmato dai rappresentanti del movimento, dalla regione Sicilia, dall’Asp, dal comune di Gela e dall’allora Sottosegretario Letta portarono a Gela ben 8 milioni di euro che sono stati utili a creare sia l’oncologia ma anche l’Hospice e la Radioterapia . Risultati inimmaginabili ma concreti frutto della lotta dei cittadini e dei vari incatenamenti a Palermo.
Una premessa utile per dire cosa la politica ha fatto per sviluppare tutto questo e quali responsabilità ricadono su chi a suo tempo indebitamente a voluto prendersi una paternità certamente non sua ? La notizia del 22 Febbraio pubblicata dal Corriere di Gela che parla di rischio di chiusura del reparto di Oncologia certamente è infondata visto che non è dovuta all’ approvazione di un atto aziendale dell’Asp 2 di Caltanissetta il quale prevede ,la rete Oncologica di Gela ma certamente è dovuta alla impossibilità da parte dell’Asp di Caltanissetta di reperire Medici Oncologi e Sanitari con i vari bandi ad oggi andati deserti .
Una condizione che interessa anche la chirurgia o il reparto Utin. In tal senso non occorre la stampella dei vari politici di turno, ma occorre solo incentivare i medici a venire a Gela reperendoli anche dalle scuole di specializzazione e dando uno stipendio adeguato come è successo su decreto regionale con i pronto soccorso di tutta l’isola o adeguare il servizio al personale presente con tre rientri settimanali e rotazione dei Medici Oncologi presenti anche a Caltanissetta .
Dire che occorre dare autonomia a Gela come Azienda Ospedaliera non è alla base del problema visto che i medici mancherebbero lo stesso, riguardo il blocco degli atti aziendali sà solo di protesta politica visto che nessuno ci stà spogliando di niente. In tal senso occorrerebbe porre fine a politiche fallimentari fatte di risultati non raggiunti che sono sotto gli occhi di tutti e a non demolire quello che è stato creato attraverso questi atteggiamenti.
In tal senso le dichiarazioni dell’On. Damante M5S sono giuste in quanto razionali rispetto ad un territorio martoriato da vari stimoli inquinanti che si sono ripercorsi negli anni. La chiusura non crea certamente sviluppo del settore oncologico ma solo disagi. Come movimento dal 2010 operiamo attraverso una navetta utile alle necessità dei malati oncologici che viaggia tre volte la settimana secondo necessità e ci poniamo in tal senso al servizio dei bisogni sociali servendo negli anni più di 300 persone di Gela e zone Limitrofe.
Maurizio Cirignotta - (Presidente Polo Oncologico “Moscato”)