L’Avv. Rosario Medoro (nella foto) alla veneranda età di 92 anni non è più tra noi. Cultore di patrie memorie e poeta, con i suoi libri e col suo impegno nella divulgazione e salvaguardia dei beni culturali ha dato un prezioso contributo per restituire l’identità perduta alla nostra città.
Rosario Medoro nacque a Gela, in Sicilia (e scrivo in Sicilia perché ci teneva sempre sottolineare la regione di nascita), dove compì gli studi superiori per poi laurearsi in Legge a Palermo. In pensione dal 1990, fu impiegato all'Esa (Ente Sviluppo Agricolo) dove svolse la funzione di ispettore generale, in particolare con il compito di curare le pratiche legali dell'ente. Fu poeta e cultore, ma anche scrittore, di patrie memorie tant’è che ricevette nel corso degli anni diversi premi di poesia.
Medoro, sicuramente, fu uno dei primi e dei più cospicui collezionisti di cartoline antiche di Gela, e non solo, ma anche collezionista di reperti militari d'epoca, quali stemmi, gagliardetti, modellini di aerei, decorazioni e divise, ecc.; inoltre, fu anche promotore di diverse mostre fotografiche, che ritraevano Gela in diversi periodi, e di divise militari; nel 1976 fu uno dei soci fondatori della sede di Gela dell'Archeoclub d'Italia e spesso coautore di diverse pubblicazioni realizzate da tale stessa associazione.
Collaboratore per diversi anni con giornali locali produsse poesie e articoli sui beni culturali della città; ultimamente, prima di trasferirsi definitivamente a Trieste, si era impegnato nella ricerca di elementi biografici e di memorie di due eroi gelesi il Ten. di fanteria Giovanni Guccione, medaglia d’oro al valor militare nella Grande Guerra, e il Ten. Luigi Casciana.
Rosario Medoro è stato autore di diverse pubblicazioni, la prima del 1975 "Profilo storico-fotografico di Terranova di Sicilia", ha rappresentato per Gela una pietra miliare delle pubblicazioni di storia patria tant'è che, tra l’altro, ricevette dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il prestigioso e ambito "Premio della Cultura"; nel 1982 Medoro produsse un opuscolo dal titolo "Cenni storici di gela antica e moderna"; negli anni a seguire pubblicò "La vecchia torre civica racconta", "Racconti gelesi" e "Terranova di Sicilia - Gela 180 immagini di una passeggiata".
Fra le tante soddisfazioni che Medoro abbia potuto provare per la sua attività di cultore di patrie memorie certamente la più significativa è stata quella di veder comparire il suo nome nella bibliografia della prestigiosa guida del Touring Club Italiano.
Dopo la scomparsa di personaggi come Rosario Medoro e, ancor prima, di Franco Pardo, ci si pone sempre la stessa domanda: le cartoline, le foto, i documenti e quant’altro relativi alla storia di una comunità, collezionati durante un’intera vita dai cultori di patrie memorie, che fine faranno? A mio modo di vedere dovrebbe essere sempre l’Amministrazione comunale ad interessarsi contattando subito gli eredi, non fosse altro per evitare una frammentazione delle collezioni che sicuramente, in ultima analisi, danneggerebbe il patrimonio storico documentale del nostro territorio.