Sulla giostra del potere: Loro (1 e 2) di Sorrentino

Sulla giostra del potere: Loro (1 e 2) di Sorrentino

Una capra che bela, curiosa s’aggira tra le stanze della lussuosa villa sarda. Sembra ingenua, spaventata, eppure audace.


Un topo, di quelli di fogna, brutti e grassi. Striscia e s’infila dappertutto con astuzia e discrezione. È lì che ti cammina a fianco; inconsapevolmente ci convivi, almeno fino a quando i tuoi occhi non ne incrociano l’orripilante aspetto.
Poi un rinoceronte. È possente e chiede libertà; è virile e forte. Scappa via dalla gabbia; la sua violenza travolge ed affascina.

No, non è una specie di “vecchia fattoria”. È l’animale umano. È la bestia in ognuno di noi. È spietata; irruente; irriverente e financo simpatica, a tratti divertente, mai ironica, che l’autoironia richiede un certopessimismo innato. E “Lui” è tutto, fuorché pessimista.
Cavalca l’istinto animale, lo domina e lo subisce. Inventa lo show della disinibizione, in una società sempre più liquida. Mette a nudo la libido, il sesso selvaggio, la sfrontatezza del corpo, l’ostentazione della bellezza e del denaro.

Così, tutto si confonde e si trasforma, in un vortice peccaminoso e senza via d’uscita che ricorda i gironi infernali. Le danze si aprono e le rumorose bestie, vittime e carnefici, si esibiscono. C’è spazio per tutti sul palco, o almeno per chiunque abbia qualcosa da mostrare e vendere: un pezzo di carne; un tiro al pallone; un posto in parlamento; una canzone napoletana da intonare, una barzelletta che rassicuri e spazzi via il barlume di tristezza dagli occhi di Veronica.

La signora B., così severa e rigorosa, morale quasi quanto un giudice e, dunque, da tenere a bada. Il senso della vita sembra ancora essere nelle piccole cose: un libro da leggere, il silenzio del mare aperto, una canzone da ascoltare in memoria dei tempi perduti, perché non tutto si può comprare. O forse sì.
Ed inizia, in effetti, la compravendita dei sei senatori, indispensabili per ritornare nel palazzi del potere. Per salire sulla giostra della politica basta pagare il biglietto. Così, sul ritmo della chitarra di Apicella, tutto ricomincia e si esaspera nella mente di B., puer aeternus, inarrestabile sognatore; colui capace di vender tutto, incapace di tenere.
Per tutto c’è un prezzo. Scivola via Veronica, inesorabile: “Non ti riveli mai, Silvio. Sei una continua, ininterrotta messa in scena”.
Che cali il sipario.

La SCHEDA. Regia di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo ed Elena Sofia Ricci.
Uscita al cinema: 24 aprile 2018. Genere: biografico/ drammatico. Durata: 104 minuti. Distribuito da Universal Pictures.