Ho conosciuto Eleonora Giorgi nel 2022 durante la IV edizione del “Premio Giuliano Gemma” in cui eravamo entrambi invitati come ospiti d'onore. Io ero stato chiamato per premiare Sebastiano Somma.
Lei premiò Orso Maria Guerrini. Ricordo che quella sera al Salone di rappresentanza del Coni, alla presenza del presidente Malagò, c'era tanta bella gente del cinema, dello sport, del pugilato ovviamente. Ma fra tutte splendeva ancora la stella di Eleonora Giorgi, rimasta incredibilmente bella, nonostante non fosse più una ragazzina Un'avvenenza che si sposava con la classe, l'eleganza, il garbo.
Lontana dalle scene ormai da qualche anno, l'attrice romana con simpatia ed ironia mi disse che non le sarebbe dispiaciuto di tornare sul set, e trovava interessante il mio progetto“Il guanto e la rosa”. Ne parlammo in attesa che ci chiamassero sul palco.
Devo dire che rimasi colpito dalla freschezza e dalla semplicità di Eleonora, che dopo essere stata una delle protagoniste del cinema erotico degli Anni '70, negli Anni '80 era divenuta una icona del cinema che conta.
Sposata in prime nozze al produttore ed editore Angelo Rizzoli, la sua fu una carriera importante che la vide protagonista in molti film di successo accanto a nomi come Nino Manfredi (Vedo nudo), Gabriele Ferzetti (Appassionata), Giuliano Gemma (Un uomo in ginocchio), Adriano Celentano (Mani di velluto), Renato Pozzetto (Mani di fata) e Massimo Ciavarro (che divenne poi il suo secondo marito) e di cui fu partner in Sapore di mare 2. Nel 1982 vinse il David di Donatello per il film Borotalco di Carlo Verdone.
Attrice versatile e di sicuro talento, Eleonora seppe passare dalla commedia sexy, ai ruoli più drammatici, come dimostrò in pellicole, quali L'Agnese va a morire di Giuliano Montaldo e Cuore di cane di Alberto Lattuada, entrambe del 1976. Ma nel 1980 fu anche protagonista del film horror di Dario Argento, Inferno. Si può dire allora che il suo esordio come figurante in Roma di Federico Fellini ne fece una predestinata al successo, nonostante la vita non le risparmiò lutti e dolori.
Uno dei due uomini di cui fu moglie, e dai quali ebbe un figlio ciascuno, è morto molto presto (Angelo Rizzoli), e fu per lei un grande trauma anche la tragica scomparsa del suo fidanzatino diciassettenne Alessandro Momo (famoso per avere recitato accanto a Vittorio Gassman in Profumo di donna). Infatti, la moto con cui il giovane attore si schiantò contro un muro gli era stata prestata proprio da lei, e quell' incidente, di cui si sentì sempre responsabile, la segnò profondamente .
Quando rividi Eleonora, un anno dopo, al Caffè Rosati, a piazza del Popolo, a Roma, per un caffè e una chiacchierata, l'attrice aveva già appreso del suo tumore al pancreas, ma neppure quel terribile male aveva cancellato il suo bel sorriso, né inacidito il suo carattere franco e gioviale. Piuttosto, la Giorgi ha lottato caparbiamente contro il cancro sino alla fine.
Così, pure i figli e le persone a lei care hanno testimoniato della sua serenità anche nelle ultime settimane di vita. «Posso andarmene. La mia anima è pronta» pare che siano state le sue ultime parole.