Lectio magistralis, dono di Avati al Museo del Cinema di Gela

Lectio magistralis, dono di Avati al Museo del Cinema di Gela

Non vi è dubbio che il miglior regalo per i suoi splendidi 86 anni, compiuti il 3 novembre scorso, Pupi Avati (nella foto, sul set di Dante con l’autore dell’articolo) lo abbia avuto nel conseguimento della Laurea honoris causa in Italianistica, conferitagli dall'Università degli Studi di Roma 3 lo scorso 30 ottobre.

Il grande cineasta, che è anche un fine scrittore e un eccelso romanziere, ha ricevuto il riconoscimento accademico “Per lo studio e la promozione dell'Opera e della figura di Dante”. Ed è sul divin poeta che Avati ha incentrato la sua Lectio Magistralis, raccontando altresì quando il Medioevo sia stato per lui importante sin dal sua prima fanciullezza.

Non a caso egli ha girato nella sua sterminata filmografia 3 film ambientati in quel periodo magico che fu appunto il Medioevo: “Magnificat”, “I cavalieri che fecero l'impresa” e appunto “Dante”. Onorato io di essere stato probabilmente, insieme ad Enrico Lo Verso, l'unico siciliano a stare su quel set, ma anche per  avere potuto collaborare a questi due ultimi film del regista, a distanza di oltre vent'anni,  il primo girato nel 2000, il secondo nel 2022. 

E oltre 20 anni di studio, ricerca, approfondimenti ci sono voluti ad Avati per realizzare la pellicola più impegnativa e più sentita della sua carriera. Io stesso ho avuto modo di conoscere Michela Linda Magrì, sicilianissima di Catania, presidente del Centro di Cultura di Seoul, che mi ha confermato quanto l'opera di Avati sia stata apprezzata anche nella Corea del Sud, che è milioni di anni luce dalla cultura occidentale. Ma questo conferma l'universalità dell'Alighieri e della sua “Divina Commedia”.

Sono grato a Pupi perchè alla mia richiesta di donare una copia della sua Lectio Magistralis al Museo del Cinema “Pina Menichelli” di Gela, egli – che di questo museo è il presidente onorario – ha prontamente risposto positivamente. E questo dono, oltre ad arricchire la piccola biblioteca del “Menichelli”, sarà fruibile a tutti coloro che visiteranno il museo e avranno interesse ad averne conoscenza.