Sabato 30 novembre alle ore 10 si terrà presso il Priorato di Sant’Andrea di Piazza Armerina (EN) la presentazione, aperta al pubblico e alla stampa, dei restauri di quattro preziosi affreschi della chiesa, importanti testimonianze della pittura medievale in Sicilia.
L’intervento di recupero è stato realizzato grazie al contributo di 9.000 euro messo a disposizione dal FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e da Intesa Sanpaolo in occasione dell’undicesima edizione del censimento I Luoghi del Cuore, e al cofinanziamento di numerose realtà territoriali e di privati cittadini.
Nel 2022 la Diocesi di Piazza Armerina, grazie all’incoraggiamento di monsignor Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, e attraverso l’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto, diretto da don Giuseppe Paci, nonché l’Ufficio Diocesano per il Turismo e Tempo Libero, diretto dal professore e architetto Giuseppe Ingaglio, e congiuntamente al Gruppo FAI di Piazza Armerina coordinato dall’ingegner Luca Vitali, ha scelto di attivarsi per la promozione del Priorato di Sant’Andrea all’undicesimo censimento del FAI “I Luoghi del Cuore”.
Grazie anche al coinvolgimento di numerose associazioni locali, di cittadini e turisti, è riuscita a raccogliere ben 4.603 voti, che hanno consentito alla chiesa di posizionarsi al 64° posto della classifica nazionale del censimento.
Tale risultato ha permesso alla Diocesi di partecipare al bando che il FAI lancia al termine di ogni edizione della campagna, mettendo a disposizione dei luoghi più virtuosi una serie di contributi economici. Il progetto presentato, valutato idoneo e sostenuto dal FAI e da Intesa Sanpaolo con un contributo di 9.000 euro, ha permesso di avviare nel luglio scorso il “restauro finalizzato al recupero di quattro affreschi del Priorato di Sant’Andrea, raffiguranti rispettivamente Sant’Andrea in trono, Santa Caterina d’Alessandria, San Martino, e Martirio di Sant’Andrea”
L’intervento è stato reso possibile anche grazie alla partecipazione, in qualità di cofinanziatori, della Luogotenenza di Sicilia dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, del Polo didattico Toniolo di Canicattì, dei Rotary Club di Piazza Armerina e Rotary Club di Niscemi e ai privati cittadini che hanno contribuito a titolo personale permettendo di coprire l’intero importo per il restauro degli affreschi.
Il Priorato di Sant’Andrea: Storia e restauri. Il complesso, denominato Priorato di Sant’Andrea, sorge appena all’esterno dell’agglomerato urbano di Piazza Armerina e la chiesa è integra ed è tuttora leggibile nella sua morfologia originaria: una ecclesia munita, a navata unica con transetto sporgente e abside centrale affiancata da due laterali. La facciata si apre sulla valle con una scalinata sull’irta scarpata; l’ingresso alla chiesa avviene infatti dagli accesi laterali.
L’interno della chiesa conserva un notevole apparato di affreschi, che vanno dal sec. XII fino agli inizi del sec. XVI; questo insieme costituisce un documento importante per l’evoluzione della pittura medievale in Sicilia e dei suoi rapporti con la produzione artistica italiana ed europea. Dal 30 novembre 1148 la chiesa, edificata nell’ultimo decennio del sec. XI, e le relative pertinenze furono affidate da Simone Aleramico, congiunto del re Ruggero II e capo supremo dell’esercito normanno, all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.