Una serata speciale patrocinata dalla Federazione Pugilistica Italiana, per ricordare un campione speciale.
Parliamo di Nino Benvenuti, la leggenda del pugilato italiano, festeggiato a Roma presso la Società Casalbruciato 2.0. dove il regista e scrittore Gianni Virgadaula, da sempre grande appassionato di boxe, ha presentato il libro “Nino Benvenuti, un campione per amico” (Maurizio Vetri Editore), alla presenza di illustri giornalisti come Davide Naticchioni, Domenico Condello, Giovanni Calabresi, campioni come Emanuele Blandamura ed Emiliano Marsili, ed ex glorie del ring come Marcello Stella e Roberto Aschi.
Tutti presenti per onorare il più grande dei nostri boxeur, come ha pure detto Alfredo Bruno, prestigiosa firma del giornalismo sportivo ed ex-direttore di Boxe Ring, la gloriosa rivista della boxe italiana, apprezzata non a caso, pure dagli americani. Fra l'altro Bruno ha anche scritto la prefazione del volume, mentre la post-fazione è stata redatta da Michela Pellegrini, Responsabile della F.P.I., Ufficio Comunicazione e Marketing , che ha presentato la serata con brio, competenza, e note di raffinata sensibilità.
La presentazione romana del libro di Virgadaula ha però avuto la sua più alta legittimazione nella presenza, assolutamente inaspettata, di Nathalie Bertorello Benvenuti, la figlia del mitico campione, che è sempre stata estranea al mondo della boxe, per la prima volta è stata presente ad un evento che riguardasse il padre. Nathalie, che nella vita è un brillante architetto, ha così dato lustro all'evento, essendo certo la più titolata a rappresentare Nino Benvenuti, che sulla soglia degli 86 anni e dopo l'improvvisa scomparsa della moglie Nadine, avvenuta proprio un anno fa, vive adesso a Bologna, lontano dai fasti e dai clamori che lo videro al centro delle cronache negli anni d'oro durante i quali con i pugni dominava il mondo.
Attenta, puntigliosa e a tratti commoventi è stata la rievocazione che Virgadaula ha fatto degli oltre 30 anni di amicizia condivisa con Nino, con l'unico grande rammarico di non avere mai potuto girare un film sulla sua vita e la sua inimitabile carriera che lo vide vincitore delle Olimpiadi a Roma '60, e poi campione italiano ed europeo, ed ancora campione del mondo dei welter pesanti (mettendo KO Mazzinghi) e dei pesi medi (sconfiggendo a New York Emile Griffith).
La straordinaria serata, riuscita grazie anche all'eccellente organizzazione della presidente della polisportiva Romina Stella, si è conclusa con la proiezione di un filmato comprendente le vittorie più belle del Nino nazionale, un magico tuffo nel passato, nei mitici Anni '60, nel tempo in cui il nostro Paese risorgeva dalle tragedie della guerra e imponeva al mondo il Made in Italy attraverso il cinema, la moda e anche lo sport.