Sono trascorsi 70 anni dall'uscita di “Vacanze romane” (Roman Holiday) un film di William Wyler, che riscosse un enorme successo mondiale e in qualche modo, in alcune tematiche, anticipò di qualche anno “La dolce vita” di Fellini” sia pure con i toni leggeri della commedia.
La trama racconta di una principessa (Anna) che di passaggio a Roma, annoiata e in crisi, sparisce per una notte e si ritrova nell'appartamento di Joe Bradley, un giornalista americano che la raccoglie addormentata in un angolo della strada.
Dopo una serie di equivoci e colpi di scena, fra i due nascerà un tenero sentimento d'amore, che però durerà quando un fulmine a ciel sereno, quando la principessa, attenendosi ai rigidi protocolli del suo status, dovrà ritornarsene nel suo piccolo regno, nel film mai meglio identificato.
Interpretato magistralmente da Audrey Hepburn, cui venne conferito l'Oscar per la sua intensa interpretazione, e da Gregory Peck, il film, prodotto dalla Paramount Pictures e musicato da Georges Auric, ebbe fra gli sceneggiatori anche Ennio Flaiano e Suso Cecchi d'Amico. Una nota importante.
Con “Vacanze romane”, non solo le produzioni americane riscoprirono Roma dando vita a quella breve ma felice epopea cinematografica ricordata come “Hollywood sul Tevere”, ma al contempo grazie ad alcune scene in cui i protagonisti scorazzavano a bordo di una vespa per le vie della città eterna, la Vespa Piaggio divenne uno dei simboli più forti del Mady in Italy, e venne venduta in tutto il mondo in miglia di esemplari.