Il ministero dello Sviluppo Economico – Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali – ha riconosciuto l’opportunità di emettere un francobollo ordinario per l’anno 2020 appartenente alla serie tematica “Il Patrimonio artistico e culturale italiano”, dedicato al Tetradramma di Gela, una moneta d’argento del V sec. a.C. esposta nel museo archeologico locale.
La presentazione è avvenuta, non a caso, presso le mura timoleontee, raffigurate in un altro francobollo già emesso anni addietro, per la precisione il 24 aprile 1997: «il ministero dello sviluppo economico – ha dichiarato il direttore poste italiane di Caltanissetta, Antonio Sferlazzo – riceve annualmente innumerevoli richieste e, valutata l’istanza con documentazione a corredo, ha deciso di emettere un secondo francobollo relativo a Gela, dopo quello sulle mura timoleontee, raffigurante in questo caso il tetradramma di Gela, con l’augurio che questo nuovo prodotto filatelico possa valorizzare l’ingente patrimonio archeologico gelese».
L’iniziativa è stato promossa dal senatore della repubblica eletto nel collegio di Gela, on. Pietro Lorefice (Movimento 5 stelle) e dal cultore di patrie memore gelesi, prof. Nuccio Mulè. «Dopo 23 anni dal francobollo sulle mura timoleontee, Gela – ricorda soddisfatto Lorefice - ottiene l’emissione di un secondo francobollo con annessa cartolina e folder relativo. Ciò è un’occasione importantissima per valorizzare ulteriormente i nostri beni archeologici, soprattutto il monetiere di Gela che è riconosciuto a livello internazionale come una delle collezioni più rilevanti ed apprezzate».
L’on. Lorefice ha tenuto a ringraziare il Mes, le Poste italiane e soprattutto, per la forza e la costanza con cui ha sollecitato e sostenuto la richiesta, il prof. Mulè: «il tetradramma – spiega lo storico locale – è una moneta d’argento coniata nel V secolo a. c., presente nel museo archeologico di Gela. Ve ne sono altre nel resto del mondo, tra collezioni pubbliche e private. Il valore numismatico stimato delle monete gelesi è immenso. Andrebbe recuperato, semmai, il valore storico, altrettanto grandioso. All’epoca, infatti, la Gela greca colonizzava e dominava in mezza Sicilia e questa moneta è una fedele, oltre che autentica, rappresentazione di tale potenza».
Il francobollo ordinario del tetradramma di Gela, che presenta sul lato “dritto” una “quadriga lenta guidata da Nike con in alto una corona”, dedicata alla temutissima cavalleria geloa della Gela greca del VI e V secolo a.C., nonché sul lato “verso” la celebre figura mitologica del “toro androprosopo”, un “protome” nello specifico, cioè “mezzo toro con testa umana barbuta”, a sua volta simbolo emblematico del fiume Gela e dei campi feraci della piana di Gela, quelli poi definiti “geloi” secondo l’appellativo di virgiliana memoria, avrà un valore facciale, per l’anno in corso, di 1 euro e 10 centesimi. Rientra nella sopra accennata serie tematica “il patrimonio artistico e culturale italiano” di cui è stata prevista una tiratura di 400 mila copie, a cui si aggiungono le cartoline ed una tiratura limitata di 2 mila e 700 cartelle aggregate.