Fervono i preparativi per la quinta edizione del programma canoro “Una voce per la Sicilia” ideato e curato dall’illusionista Emanuele D’Angeli (nella foto a sinistra)
Come nelle passate edizioni, tre le categorie nelle quali verranno divisi i 48 cantanti scelti tra 320 artisti che si sono presentati alle selezioni: “Junior” dai 6 ai 13 anni; “Young” dai 14 ai 17 anni e “Senior” dai 18 anni in su. Quattro le puntate che verranno trasmesse, due semifinali, una finale e la finalissima, nel quale verranno decretati i tre vincitore. Abbiamo parlato della nuova edizione con il Direttore artistico Emanuele D’Angeli.
– Come è stata l’organizzazione di questa edizione?
«E’ stata complicata come ogni anno. Considerando che si tratta di una competizione cerchiamo sempre di migliorare il meccanismo. Lavoriamo al progetto da gennaio, in questi mesi abbiamo portato avanti vari lavori molto importanti, come le iscrizioni, contattare i ragazz, le prove, organizzare lo spettacolo. Sono solo quattro puntate, ma dietro c’è molta fatica per portare in scena un risultato ottimale».
– Rispetto alla scorsa stagione, che numeri sono stati fatti segnare in termini di iscrizioni?
«Ogni anno aumenta il numero di iscrizioni. In questa nuova edizione abbiamo superato la soglia dei trecento partecipanti».
– Parlando della gara, come sarà strutturata?
«’ impostazione è rimasta la stessa degli anni passati, con la differenza che la categoria “Giovani” si chiamerà “Young”. Sono invariate le fasce di età. Nelle due semifinali i quarantotto cantanti si sfideranno in duelli uno contro uno, con delle canzoni che dureranno un minuto. Alle finali, ovviamente, parteciperà la metà dei concorrenti fino alla finalissima».
– Parlando dei casting, i generali musicali portati dai ragazzi hanno rispecchiato le novità della musica di oggi?
«l genere più ascoltato è rimasto il pop italiano e inglese. Sono rimasto piacevolmente colpito dal fatto che molti ragazzi hanno portato dei loro inediti. E’ un gran lavoro, che comporta molta fatica e tempo, produrre un proprio pezzo».
– Come nelle cinque passate edizioni ci saranno tre giudici. La novità è Cecilia Gayle (nella foto), artista conosciuta nel panorama internazionale per le hit che tutt’ora balliamo. Come è nata l’idea di proporle questo importante ruolo?
«Abbiamo un amico in comune che ci ha messo in contatto. Le ho parlato del progetto e si è detta disponibile a prenderne parte. Ha scelto di essere presente in tutte e quattro le puntate».
– Chi saranno gli altri due giudici che affiancheranno Cecilia Gayle?
«Fabrizio Berlincioni (nella foto il terzo da sinistra) , autore musicale che ha scritto più di 10 canzoni per Mina. Inoltre, ha collaborato con Adriano Celentano, Fausto Leali e tanti altri. Ha scoperto il Volo, lavorando a “Ti lascio una canzone”. E’ un talent scout molto importante nel panorama musicale. La sua presenza mi riempie di orgoglio, perché potrebbe essere d’aiuto per il futuro di qualche cantante. Nella giornata del 16 sarà protagonista di una bella iniziativa. Nel pomeriggio, terrà un incontro nel quale spiegherà le fasi della creazione di una canzone, dal testo alla musica. Per parteciparvi bisognerà pagare una quota d’iscrizione. Altro giudice Ivan Lazzara (nella foto a destra) ritorna dopo tre anni. Vocal coach che lavora nel mondo dello spettacolo. Tutte e tre i giudici hanno una caratteristica che li rende importanti nei loro ambiti, per cui posso dire con certezza che la giuria è completa. Per me, è essenziale che i ragazzi da loro abbiano molti consigli. “Una voce per la Sicilia” si differenzia da tutti gli altri programmi per questo aspetto».
Tutte le informazioni su “Una voce per la Sicilia” sono disponibili sulla pagina Facebook del programma.