Avventura bis dei Mendola con l'handicap dello stadio

Avventura bis dei Mendola con l'handicap dello stadio

Al Gela toccherà subito una gatta da pelare al debutto in serie D.

Veramente, le gatte da pelare saranno due, con quella dello stadio Presti, ancora interdetto al pubblico per le gravi inadempienze del Comune, che ha ritenuto di dover sospendere i lavori necessari per ottenere la completa agibilità.


Ma torniamo alla prima gatta da pelare, ovvero il dover cominciare subito la nuova avventura in serie D contro un avversario storicamente ostico, la Igea Virtus. Che arriva domenica 16, uno stadio spettrale, senza pubblico. Tutto questo mentre la squadra deve ancora completare la fase di preparazione. Anche se, a dire il vero, il team di Karel Zeman ha dato prova di poter bene iniziare, alla luce del successo conseguito nella gara di esordio in Coppa contro il Troina al Presti (anche qui, porte chiuse), battendolo ai rigori e passando al turno successivo (domenica 9 avrà di fronte, fuori casa, il Marsala, che ha eliminato l’Acireale).

Coppa Italia. Sono state tante le indicazioni che sono arrivate domenica. Quelle positive arrivano dal portiere Castaldo, eroe dagli undici metri, ma sicuro e pronto anche a partita in corso. Con ogni probabilità sarà lui il numero 1 della stagione. Bene anche i due centrali Brugaletta e Sicignano, apparsi compatti sotto l’aspetto difensivo, ma ingolfati in fase di impostazione. Positivo l’attacco, soprattutto con Sowe e Ragosta, nell’attesa di Alma e del miglior Bonanno. Il centrocampo è il reparto apparso più in difficoltà, con Mannoni spesso poco lucido e La Vardera poco sicuro. Bene Di Domenico, che deve limitare l’irruenza, e Federico, play basso ex Ebolitana che può ritagliarsi un posto da protagonista. Mancavano Burato e Schisciano, due candidati a vestire una casacca da titolare. Domenica sfida contro il Marsala. In settimana la Lega comunicherà dove si giocherà il match.

Campionato. Sarà di spessore, probabilmente il più equilibrato degli ultimi anni. Non fosse altro per la presenza del Bari di Aurelio De Laurentiis, accreditato, e ci mancherebbe, come favorito alla vittoria finale del torneo. Una presenza che non è stata accolta positivamente dagli addetti ai lavori. «Non hanno tenuto conto dell’aspetto territoriale – dichiara Zeman – inserendo i pugliesi in un girone di campane, calabresi e siciliane. Non si può giustificare il tutto parlando di “eccessiva rivalità tra tifoserie”. Ogni squadra ha la sua». Bari che potrà contare su gente di qualità, Brienza su tutti. Altra favorita è la Turris, protagonista di un mercato importante. Tra i corallini spicca la presenza di Evan Cunzi, ex indimenticato a Gela.

Stadio. Il nemico il Gela ce l’ha in casa… anzi è la casa. Lo stadio continua ad essere inagibile. Dalla chiusura al pubblico sono passati “solo” sette mesi. Tante promesse, tante conferenze stampa, tanti sopralluoghi, eppure i tifosi sono ancora costretti a vedere la partita dai palazzi vicini. Segno di una politica che è stata incapace in questi mesi di trovare una soluzione e una alternativa. Gli unici due ad impegnarsi in tal senso sono stati Melfa e Mauro, con quest’ultimo che ha instaurato un dialogo produttivo con il Gela.

Oggi la situazione è e resta poco chiara: mancano le travi della tettoia, obbligatorie per ottenere l’agibilità del settore più capiente dello stadio, mancano alcuni interventi di manutenzione agli spogliatoi, interrotti drasticamente la scorsa settimana. Manca, e questo è grave, l’agibilità in curva e gradinata, con l’amministrazione che mesi fa aveva chiarito che in quei settori si era intervenuto. Inefficienza o trame politiche dietro tutto questo? Tutti smentiscono e i tifosi attendono. «Non posso chiedere alla città di abbonarsi – afferma il presidente Mendola – perché non so dove giocherà la squadra. Abbiamo subito un danno enorme lo scorso anno e sta succedendo peggio in questa stagione».

Rosa. Il Gela di Zeman entra di diritto tra le tre che devono puntare a vincere il campionato. Dalla società niente proclami, ma dopo una campagna acquisti come quella condotta a braccetto dalla proprietà e dal ds Martello, viene difficile ammettere il contrario. Ecco l’elenco completo.
Portieri: Castaldo, Pizzardi, Rao.
Difensori: Brugaletta, Caruso, Cuzzilla, Mengoli, Misale, Polito, Sicignano.
Centrocampisti: Burato, Di Domenico, Federico, Khovaja, La Vardera, Mannoni, Mauro, Schisciano.
Attaccanti: Alma, Bonanno, Brasile, Dieme, Montalbano, Ragosta, Sowe.