C’era una volta. La maggior parte delle storie iniziano proprio con questa frase. Oggi riguarda la cordata di imprenditori veneto-laziali.
Due settimane fa era stato Giorgio De Conti, procacciatore d’affari e rappresentante della cordata, ad accendere un lume di speranza nell’ambiente biancazzurro.
«Noi crediamo in questo territorio – aveva dichiarato De Conti – perché di calcio non si è mai arricchito nessuno. L’investimento che intendiamo fare è ampio e parte dal Gela. Con i Mendola c’è stato un con incontro di lavoro alcuni mesi fa e chiacchierando il discorso è caduto sul Gela Calcio. Abbiamo visto quanta passione c’è attorno a questa squadra e questo ci ha dato la spinta per allacciare i rapporti. Dopo l’incontro di oggi siamo sempre più fiduciosi che questa trattativa vada in porto. I tempi sono stretti e quello dello stadio è l’ultimo tassello, ma il più importante, per chiudere questa trattativa».
E a distanza di 15 giorni sembra essere tutto svanito nel nulla. La causa di tutto sembrerebbe essere proprio lo stadio, per il quale non ci sono grandi passi avanti, se non quello annunciato la scorsa settimana dell’agibilità della struttura.
«La cordata di laziali – scrive l’attuale proprietà in una nota – ci ha comunicato di non essere più attratta da una città che, con enorme ambiguità, continua a non dare certezza in merito all’agibilità dello stadio “Vincenzo Presti”. Le tempistiche per la riapertura dello stadio sembrano essere ben più lunghe, rispetto alla richiesta fatta dal De Conti nell’occasione dell’incontro avuto col sindaco il 14 giugno 2018».
Ma come stanno le cose? L’assessore Gianni Mauro continua a rassicurare i tifosi sull’apertura dell’impianto di via Niscemi. Per il via libera da Vigili del Fuoco e Genio Civile sembrerebbe mancare poco. I problemi più grossi restano al manto erboso, che necessita di un importante intervento di manutenzione.
«Noi non siamo attrezzati per i miracoli – sottolinea Mauro – ma l’obiettivo è quello di consegnare la struttura entro l’inizio del campionato. Abbiamo fatto un grande passo avanti per quanto riguarda l’agibilità, dopodiché provvederemo ai lavori al campo e agli spogliatoi».
Nell’attesa il tempo scorre, inesorabile. Il 13 luglio scadranno i termini per l’iscrizione al campionato. Il Gela oggi non ha uno stadio omologato, una rosa, un allenatore e soprattutto una società che si faccia carico di coprire le spese della stagione, dal momento che anche i Mendola hanno ribadito l’intenzione di lasciare. Anche lo scorso anno fine giugno fu contrassegnato da incontri saltati, trattative non concretizzate, da riunioni fiume senza fumata bianca. Oggi le incognite sono tante. La sensazione è che alla fine, in un modo o nell’altro, anche il prossimo anno il Gela si iscriverà… Speriamo