Ci son volute due sedute per approvare il Regolamento sulla gestione degli impianti sportivi.
Fatto storico, pur con scontri in Consiglio specie nella prima delle due sedute.
Giovedì sera, l’ok (con emendamenti) del Consiglio è arrivato intorno alle 2,30 dopo la mezzanotte. A rendere possibile l’approvazione del regolamento, proposto dalla Commissione consiliare per lo sport (presidente Guido Siragusa, del Pd), sono stati i consiglieri Ascia, Scerra, lo stesso Siragusa, Ventura, Sammito, Biundo, Casano, Malluzzo, Di Modica, Guastella, Pingo, Di Dio, Virginia Farruggia, Morgana, Giudice e Cirignotta, che sono rimasti in aula fino al voto finale, con gli assessori Mauro e Granvillano.
Non era bastata la prima seduta del martedì precedente che aveva visto perdere quasi tutti. Dall’amministrazione, che ha ricevuto le bordate di un consiglio con cui non riesce proprio ad andare d’accordo, agli stessi consiglieri, in evidente spaccatura tra loro e ognuno con proprie idee, passando per i dirigenti comunali e soprattutto le società, che hanno assistito all’incontro con la speranza di vedere la luce dopo mesi di buio pesto. E invece niente.
L’assenza del dirigente contabile Depetro ha bloccato i lavori in aula. Un’assenza che a detta di molti consiglieri “era accordata con la stessa amministrazione”. Ipotesi che è stata seccamente smentita dalla squadra di Messinese (non presente in Aula). Una presenza necessaria secondo i consiglieri che avevano aggiunto degli emendamenti ai ventinove articoli già inseriti all’interno del documento.
Ad aprire le danze l’assessore allo Sport Granvillano, che ha punzecchiato il Consiglio sui tempi di discussione. Un regolamento portato in Consiglio dal presidente della Commissione Sport Guido Siragusa, tra i più favorevoli all’approvazione del documento. La prima proposta di serata è del consigliere di Noi con l’Italia Antonio Torrenti. E’ sua la richiesta di emendamento che poi ha portato al rinvio della serata a causa dell’assenza del dirigente.
«Bisogna intanto capire l’interesse di questa giunta verso lo sport – dice Torrenti – e poi parlare di regolamento. Quello attuale è incompleto e deve essere migliorato. E’ un regolamento per società professionistiche, mentre oggi tra giovani e senior abbiamo solo società dilettantistiche. A mio avviso, fino al momento in cui non percepiscono soldi dalle rispettive federazioni, le società devono essere esenti dal pagamento di tariffe ed essere messe nelle condizioni di fare sport come si deve». La richiesta di Torrenti è quella di rivedere gli articoli 17, 19, 20 e 21.
Malluzzo: «Qui si parla di regolamenti, articoli e migliorie. Il problema vero è che questa Giunta non ha mai presentato una lista con le strutture comunali fruibili per le società. Le più importanti sono chiuse, altre sono state affidate a privati senza regolamento. E’ impossibile programmare».
Tra i più attivi certamente Siragusa, applaudito dai club presenti (Basket School, Volley Gela, Orizzonte). Secondo il presidente della VI Commissione «il regolamento va approvato ed è un obbligo. Poi si può discutere di tutto ma abbiamo il dovere di dare una risposta ai bambini presenti in aula. Il punto 5 smentisce in parte il consigliere Torrenti, visto che possiamo stabilire successivamente le condizioni di affido».
In tal senso è categorico l’ex assessore allo Sport Ventura. «Sono d’accordo con il collega Siragusa ma ho paura ad affidare nelle mani di questa amministrazione la possibilità di stabilire oneri e onori di gestione e affido per le società».
Ad attaccare la Giunta soprattutto Casano. Le accuse sono tutte per Siciliano reo «di sfottere i consiglieri con risate ad accompagnare ogni intervento. Mi chiedo cosa rida visto che hanno portato questa città al collasso sotto tutti i punti di vista». Secca la replica del capitano della squadra di Messinese: «Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità del consigliere Casano. Non rido di lui e nemmeno degli altri consiglieri. Sorrido perché sono ottimista e penso che questa giunta merita un applauso per l’impegno che sta mettendo per offrire delle regole a questa città».
L’ultima proposta della serata è quella di Morgana del M5S: «La mia idea è quella di votare punto per punto il regolamento e capire insieme cosa c’è da sistemare». Ipotesi resa vana, come sottolineato anche dal forzista Scerra, dall’assenza del dirigente Depetro «che non ci permette di votare gli emendamenti. La gente deve sapere cosa ruota attorno a Palazzo di Città». E tra scenate, chiarimenti e l’amarezza delle società finisce in pareggio. Giovedì sera i supplementari. Ancora una volta, però, la classe politica ha dimostrato di essere carente sotto l’aspetto della comunicazione e della collaborazione.